15 giugno

  • Il nostro terzo giorno di mobilità, il primo di effettiva permanenza a Billund, dove siamo alloggiati tutti, e l'unico veramente assolato rispetto agli altri vissuti in Danimarca, l'ideale per scoprire questa piccola città a cui la LEGO ha dato rinomanza internazionale! Una passeggiata in mezzo al dedalo di vialetti fioriti conduce all'arteria stradale su cui si affaccia il parco della scuola di Billund.
    Nell'atrio, in cui sono esibite le coppe che la scuola ha vinto in vari tornei di First Lego League, veniamo accolti da Nina Christensen, la vicepreside dell'Istituto, che ci introduce nell'aula di robotica, dove incontriamo l'insegnante Anne Birgitte Hald e la classe di grado 0 (bambini di 6 anni). E' la seconda lezione per questi bambini che hanno ricevuto il compito di dotare il loro robot di "prolunghe" di mattoncini Lego e di farlo muovere in modo bizzarro.
    I bambini, a coppie, usano notebook disposti su un grande tavolo per la prorgammazione con Mindstorm e accedono a un banco dotato di un profondo vassoio per attingervi i pezzi con cui costruire gli "arti" del loro robot. Pensano, costruiscono, programmano, verificano, rimodulano potenza e quantità dei movimenti fino a quando Anne non li ferma: è il momento di mostrare alla classe il proprio lavoro. Al termine di ogni presentazione, le parole incoraggianti di Anne precedono gli applausi dell'intero gruppo al compagno che conclude il suo intervento. Ogni lavoro è apprezzato, perché non importa il prodotto, ma il processo che lo ha determinato. Dopo aver fatto intervenire tutte le coppie, Anne chiede ai bambini come hanno lavorato, che tipo di difficoltà hanno incontrato, stimolando la riflessione e l'analisi critica del processo.
    La visita procede nella classe di terzo livello: qui bambini di dieci anni programmano da tablet con Wedo2.0. Ci viene riferito che l'anno prossimo questi stessi allievi useranno una combinazione dei questo programma e di Mindstorm per partecipare alla Mini First Lego League. Abbiamo pure un saggio dell'uso di MoretoMath, il programma didattico Lego per guidare alla conoscenza dei numeri, al problem solving, al pensiero algebrico e alla consapevolezza spaziale.
    Durante la visita della scuola, scopriamo che agli spazi esterni che ci hanno colpito al nostro arrivo corrispondono le grandi superfici interne destinate alle aule, ai laboratori, alla socializzazione e alla condivisione: spazi per il teatro, per la robotica, due aule musica attrezzatissime. I larghi corridoi, decorati tutti con prodotti artistici di raffinata originalità, uniscono ambienti innovativi a laboratori in cui si pratica la disciplina handcratf & design, che libera la creatività e il piacere primordiale della manipolazione dei materiali più disparati. All'umile materia fisica che l'ingegno può trasformare in prodotto artistico o in oggetto di utilità pratica è addirittura riservato uno spazio nella biblioteca della scuola, in allestimento al momento della nostra visita, dove, oltre ai libri di vario soggetto, si possono reperire, appunto, oggetti di uso comune in attesa di una nuova vita. Nina, con orgoglio, qualifica questa nuova concezione di biblioteca  con il nome di Megaspace creativo, una particolarità tutta della Billund Skolen!Pomeriggio libero da impegni: proseguo con l'esplorazione della verdissima Billund, ma come resistere al luogo di richiamo più celebrato del posto, Legoland, il parco divertimenti in cui ogni attrazione è inserita nella magica cornice di un mondo fatto di mattoncini?
    Pomeriggio libero da impegni: proseguo con l'esplorazione della verdissima Billund, ma come resistere al luogo di richiamo più celebrato del posto, Legoland, il parco divertimenti, che ha appena festeggiato cinquant'anni, in cui ogni attrazione è inserita nella magica cornice di un mondo fatto di mattoncini?

    Visita alla scuola dell'Infanzia di Billund