14 marzo

  • Oggi seconda giornata dedicata interamente al St Mark’s SNS. Al risveglio siamo immersi nel tipico clima irlandese: vento robusto e freddo ed insistente pioggia. Fortunatamente l’amico Massimiliano premunitosi di auto a noleggio, ci viene a prendere in albergo.

    Il clima e l’accoglienza a scuola sono sempre molto gradevoli e “friendly”. Il programma prevede l’ingresso in alcune classi durante particolari attività didattiche: saranno due quinte classi ed una terza. La prima attività si svolge nell’aula informatica, dotata cioè di numerosi desktop (uno per ogni allievo più quello del docente) e di proiettore. La classe svolge contemporaneamente più attività diverse: un gruppo realizza delle diapositive sul periodo della carestia in Irlanda, un altro gruppo si esercita nella programmazione a blocchi utilizzando o Scratch o Minecraft, un terzo gruppo elabora dei test di valutazione con Kahoot, infine un quarto gruppo (ad un livello lievemente inferiore) si esercita con un software di digitazione a cinque dita sulla tastiera.

    I gruppi si alternano nello svolgimento delle attività descritte.

    Ad un certo punto il docente invita tutta la classe a competere nello svolgimento di un test precedentemente elaborato con Kahoot. Il clima è molto rilassato ma di grande partecipazione e coinvolgimento.

    Passiamo all’adiacente classe terza dove si sta elaborando una lezione in cui si affronterà un dibattito su un argomento proposto dall’insegnante che detta anche le regole da rispettare prima e durante il dibattito. Ogni alunno prepara il tema che sottoporrà alla classe scrivendo il testo (tutto su tablet) e le domande che saranno sottoposte agli altri relatori.

    Le attività nelle classi si alternano a momenti socializzanti con i docenti via via incontrati.

    Dopo un veloce pranzo con lo staff ed il “Principal” durante il quale prosegue il confronto incrociato sui rispettivi sistemi scolastici, confronto che ci arricchisce continuamente di modalità didattiche metodologiche e relazionali nuove, assistiamo alle attività nella altre classi.

    Lo svolgimento delle attività nell’aula informatica (sempre la stessa usata a rotazione da tutte le classi della scuola) è il medesimo visto con la precedente quinta, ma qui un gruppetto è impegnato in un gioco-gara di calcolo aritmetico online con studenti di altre parti del mondo.

    Passiamo in una terza che sta svolgendo una ricerca su Cristoforo Colombo, sempre con proiettore interattivo e tablet individuali. Partendo da un filmato il docente discute e fa domande agli alunni che sono molto coinvolti, successivamente ognuno elabora una sua rappresentazione multimediale sull’argomento. Sono sempre presenti dei bambini con bisogni particolari seguiti da un insegnante che affianca il docente della classe.

    Di particolare interesse la “stanza del relax” in cui viene ospitato un alunno in condizione emozionale particolare: luce soffusa, un acquario, una lampada al plasma ed in una zona due insegnanti che vigilano in disparte.

    Alla fine della giornata, il commiato con il piacere di essere stati accolti da uno staff molto cordiale ed efficiente.

     

     

     

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    MA

     

    Qui non succede niente, anzi....

    ..... Succede di tuttto e di più e pensi oggi, come come questa speciale giornata sia a coronamento di mille frenetiche attività.

    Nella nostra scuola l'accoglienza è sempre al massimo: lavorano sull'inclusione anche con noi!

    Dopo aver avuto un caffè si parte col nuovo giro.

    Se penso che lo scambio doveva essere "shadowing", di shadowing non ha proprio nulla, anzi.. è più un'interruzione continua delle lezioni e conseguente esibizione ma senza perturbazione alcuna (al massimo di meraviglia 'britannicamente' contenuta, ma il linguaggio corporeo tradisce..e si riconosce il piacere della curiosità), nè da parte dei docenti, nè lato studenti.

    La direttrice conosce praticamente ogni allievo, ed ognuno di loro che ci passa a fianco viene da lei chiamato/a col suo nome, associato ad un rinforzo positivo.

     

     

    Ci spiega, tra le mille spiegazioni che ci ha dato, dà e darà ancora oggi pomeriggio, che, questo tipo di approccio diversifica la risposta del singolo studente e lo 'accoglie', aiutandolo, meglio all'interno dell'Istituzione scolastica.

    Mi fa molto piacere, è lo stesso metodo che utilizzo io con i miei allievi!

    L'atmosfera in sala insegnanti è sempre, ad ogni ora, estremamente conviviale, proprio qello che manca a noi.

    I loro docenti sono un gruppo, i nostri, singoli uniti da una classe.

     

    Il pranzo, finalmente a base di verdura (di cui tutti iniziamo a sentire la mancanza..)  ci regala un momento di pausa.

    Ma proprio un momento!

    Infatti neanche tempo di finire che siamo subito catapultati nella realtà del Coding (That's for meeeee) con il gruppetto che sta preparando il campionato locale.

    Tra i mille giri che facciamo, di classe in classe, troviamo anche le insegnanti di Irlandese, che hanno tre ore settimana per questa affascinante lingua.

    In una classe (che ricordiamo, sono 'tenute' dai docenti, da loro 'addobbate' in modo da essere più efficaci) troviamo questo:

     

    "Il silenzio è d'oro", recita la scritta.,, ma non durante un'interrogazione!