3 dicembre

  • Seconda Giornata

    La giornata è dedicata al tema dell'ottimizzazione dello spazio di apprendimento.

    A tal fine siamo stati suddivisi per gruppi (prima di piccola dimensione, poi nei due strand come già avvenuto il giorno prima) per rifletterci sopra e problematizzare il tema ulteriormente.

    Made with Padlet

    Design Thinking

    In mattinata a coppie ci siamo intervistati a vicenda per reperire punti di forza e problematicità degli spazi di apprendimento e strumenti proposti dalle scuole in cui lavoriamo, ipotetiche soluzioni e sfide da affrontare per attuarle (School Self-Review). Inutile dire che la necessità comune che è emersa è quella di reperire fondi per l'acquisto di materiali e strutture, ma è stato anche interessante notare che tutti i colleghi percepiscano come altrettanto essenziale (ma ben più attuabile) il coinvolgimento degli alunni, partendo dalla loro voglia di "fare cose". La lezione, in base a quanto è emerso dalle nostre interviste, deve essere un momento della giornata appetibile per i ragazzi, in cui essi possano esprimere se stessi (pricipalmente favorendo diversi stili di apprendimento) e variare (più o meno spesso) la modalità di apprendimento.

    Punti cruciali di questa varietà sono il come (HOW)  coinvolgerli e il cosa (WHAT) porre come fine del processo di apprendimento. La proposta del Future Classroom Lab (FCL) propone tre modalità e tre scopi:

    HOW WHAT
    Interact Investigate
    Exchange Create
    Develop Present

     

    Nel pomeriggio gruppi più grandi hanno realizzato (dopo un'attività di brain storming) dei progetti sulla realizzazione di classi innovative, col compito specifico di disegnare la pianta di una di esse e di presentarla ai colleghi.

    School Innovation Plan

    Dopo, nuovamente suddivisi in base allo strand scelto, abbiamo riflettuto sulle modalità di progettazione, dapprima lavorando con strumenti atti alla programmazione delle attività didattiche (cfr. Formative); poi riflettendo su come progettare le varie fasi del cambiamento innescato dall'apporto di nuove tecnologie, tecniche e spazi di insegnamento. Utili, a tal proposito, sia le soluzioni offerte dalla piattaforma per la formazione di Microsoft (MIE), che la teoria degli 8 step process di Kotter.

    In questo caso si è proceduto dapprima con una discussione per piccoli gruppi sullo scenario da realizzare (quali skill incrementare, quali tecnologie utilizzare e quali le principali attività da condurre).

    Poi tale scenario è stato definito più analiticamente con l'ausilio del Maturity Model del FCL, specificando l'attuale livello di maturità (rispetto all'uso delle ITC) delle nostre scuole e quale fosse quello che ci auspicavamo per i nostri scenari.

    Per maggiori informazioni sul modello ecco un link utile.

    Quindi si è cercato di definire uno School Innovation Plan che proponesse attività e conseguenti esiti per i seguenti 6 step necessari all'attuazione del piano:

    • Introspection (ovvero il processo di autovalutazione)
    • Inquiry (ricerca sulle innovazioni e sui trend)
    • Inclusion (ricerca di partnership strategiche con governi, partner industriali, genitori e comunità scolastiche di un livello di maturità più elevato)
    • Innovation (l'eleborazione delle decisioni da attuare)
    • Implementation (creazione e implementazione del piano)
    • Insight (controllo dell'applicazione del piano e continua rifessione sui progetti inerenti l'innovazione)

    Consegna degli Attestati

    Riunitici, abbiamo preso parte alla cerimonia di consegna degli attestati ed ai saluti finali.

    Un ringraziamento speciale va a Bart, Efi ed Elina e a tutti i nostri "compagni" di corso per la bella esperienza vissuta.