10 ottobre

  • Terzo giorno: Mercoledì 10, ritorno alla scuola di Hojby per un nostro diretto intervento didattico relativo a “Italian language, religion and culture!” e nel pomeriggio, dopo un incontro di football, I ragazzi sono rientrati nelle classi e abbiamo assistito ad una lezione di Coding &Scratch.

    Nel pomeriggio, visita alla “ KUBO ROBOTICS “ fabbrica che produce robots destinati ad uso didattico in Odense. www.kubo-robot.com

    Il KUBO Robot, ad opera della startup danese Kubo, è un robot educativo creato al fine di sviluppare nuovi modi per insegnare la tecnologia ai bambini più piccoli. Si presenta come un graziosissimo robottino costituito da componenti di ultima generazione, adatto all'introduzione al coding e alla programmazione, sia per bambini che frequentano i primi anni della Primaria, sia per allievi della secondaria di I grado. Questo per la versatilità di percorsi e di difficoltà progressive a cui di presta. Kubo è composto da tre parti: la testa, il corpo e le caselle che formano una strada. La testa è quella che controlla il robot.

    Il corpo è composto da motorini che permettono a Kubo di muoversi, un lettore Bluetooth, e Kubo riesce a leggere e distinguere ogni casella.

    Distribuito principalmente in Danimarca, Germania, Stati Uniti, è distribuito in Italia dalla Lycra.

     

    Eccoci qua, sorridenti e soddisfatte dopo il nostro intervento didattico in una classe di sesto grado. Gli alunni hanno pazientemente ascoltato le nostre presentazioni: slide, video, immagini  e testi in italiano/inglese per portare in Danimarca un po' della nostra Italia. E dopo la lezione, un dolce assaggio delle specialità piemontesi: baci di dama, canestrelli al cioccolato e cioccolatini. Anche qui abbiamo notato la disciplina degli alunni, che hanno messo sul loro banco i tre dolcetti e hanno atteso il nostro invito a farlo, per poterli gustare!

    Carla Vercellone

    Prima della visita all'azione di robot Kubo, entriamo in una classe di sesto grado che sta svolgendo un lavoro a gruppi sul coding utilizzando Scratch. Questo lavoro fa parte di un progetto realizzato da un docente estero che insegna a produrre un video-game a diverse classi di varie scuole. I bambini sono divisi a gruppi e stanno svolgendo un vero e proprio lavoro di squadra, dove ognuno contribuisce in base alle proprie potenzialità o doti: chi si occupa di progettare e disegnare i personaggi del gioco, chi li riporta sul programma, che si dedica alla scelta dell'audio... Molto spesso in Italia tendiamo a pensare eche tutti debbano fare tutto, dimenticandoci però che ciò che gli adulti sono chiamati a svolgere in un contesto lavorativo comune corrisponde proprio a ciò a cui abbiamo assistito durante tale lezione: collaborare. L'insegnante esperto segue questo gruppo classe per cinque incontri: durante le prime quattro lezioni vi è la realizzazione del lavoro, mentre l'ultimo incontro viene dedicato alla restituzione. Questa avviene attraverso il confronto del proprio lavoro con quello di altri gruppi dove si evidenziano i punti deboli e quelli forti dell'operato, si offrono suggerimenti e si apportano correzioni. In tal modo si concretizza ancora una volta la metavalutazione.

    Elena Curti

    Visita all'azienda di robot KUBO

    Un pomeriggio dedicato alla visita e alla presentazione del piccolo robot Kubo, una novità che verrà presentata in Italia la prossima settimana a Firenze presso la fiera Didacta.

    Il prodotto, distribuito da Ligra Italia, è studiato per guidare  gli studenti alla scrittura del codice, visualmente ed hands on, mani in pasta, in modo da manipolare le linee di codice ma giungendo anche ad organizzare concetti più complessi come ciclo e ripetizione. Gli allievi così sono in grado di maneggiare le tessere del codice, dotate di microchip, imparare dai propri errori e autocorreggersi in breve tempo. Ottimo per memorizzare la sequenza dei comandi ed essere pronti subito per il livello successivo a video: scatch.

    Antonella Rosina