Ritengo sia opportuno a fine esperienza ripensare a tutto il percorso che ha portato alla realizzazione della mobilità a Bruxelles in modo che l’esperienza possa essere condivisa da tutti i colleghi.
La formazione continua è un dovere di cittadinanza e lo è ancor più per un docente. Una delle competenze base per la formazione personale è data dalla conoscenza di una o più lingue straniere. Personalmente negli ultimi cinque anni ho iniziato un percorso di miglioramento della Lingua Inglese frequentando corsi, acquisendo certificazioni Esol Cambridge e non ultima l’abilitazione CLIL presso il CLA di Torino.
In questo percorso personale si è ben inserito il progetto vinto dall’USR Piemontese per la formazione dell’AD, che mi ha permesso di realizzare questa mobilità estera, dandomi uno spazio di riflessione sui temi della didattica innovativa con l’uso delle TIC.
Confrontandomi con colleghi provenienti da Austria, Portogallo, Spagna, Cipro e Polonia e grazie alla docente Kornelia Lohynova ho potuto valutare nuove strategie di insegnamento, in grado di avvicinare maggiormente i giovani alla scuola. Nel corso ci sono stati proposti metodi innovativi che prevedono dinamicità nella gestione degli spazi e nel tempo classe. E’ stato dato grande valore alle tecniche di lavoro in team e alle strategie collaborative.
L’uso delle TIC migliora la condivisione di intenti, materiali e risultati. Viviamo nella società della condivisione di tutti i contenuti, mentre a scuola assistiamo a uno scollamento rispetto alla pratica ormai quotidiana.
Grazie all’assegnazione di percorsi fattivi, di gruppo ed individuali, abbiamo preso coscienza dell’importanza dell’uso delle tecnologie di comunicazione applicate alla didattica. Inoltre si è dato grande valore all’integrazione dei “saperi” e non alla loro settorializzazione, con il fine ultimo di giungere a un risultato misurabile, anche legato al business.
Il feedback personale dell’esperienza fatta è pienamente positivo, anche se scorgo un grosso limite, ovvero la condivisione di intenti e metodi con i colleghi dei Collegi di Classe. La didattica innovativa, che sconvolge il vecchio rapporto docente allievi, prevede l’essere condivisa e trasversale rispetto a tutte le discipline. Ecco che la progettazione di tutti gli insegnanti dovrebbe divenire più semplice e condivisa: occorrerebbe dinamicità nel creare gruppi di lavoro per elaborare schemi didattici dinamici che ben si adattino alle esigenze delle nostre classi.
Tuttavia scorgo molto interesse, che spero si concretizzi con progetti di future classroom replicabili anche nella mia funzione di docente.
Dal viaggio a Bruxelles torno arricchita della consapevolezza che la formazione dei giovani è un aspetto che la nostra società sta nuovamente ponendo al centro della propria agenda d’intenti, con l’obiettivo di formare cittadini con abilità e conoscenze tecniche, senza trascurare l’intelligenza analitica e critica. Il confronto diretto con i colleghi di altre nazioni mi ha fatto comprendere quanto questo sia un sentimento condiviso.
Alessia Baldin – IIS Gae Aulenti – Biella
Feedback prof. Sandro Landorno IIS "Quintino Sella" - Biella
L’esperienza presso la sede dell’European Schoolnet è da ritenersi estremamente positiva, non tanto per i contenuti del corso in sé, già ampiamente conosciuti e affrontati (il sottoscritto ha svolto attività per il PON come formatore docenti per 46 ore e come tutor per altre 144 ore), quanto per la ricchezza di informazioni ottenute e lo scambio di esperienze con gli altri partecipanti. Le app e i programmi utilizzati durante il corso sono, nella maggior parte dei casi, i medesimi o simili a quelli di cui ci siamo avvalsi nei corsi PON; lo stesso si può dire per i portali e i siti visionati.
Oltre ad apprezzare le attrezzature del laboratorio veramente di ottimo livello, nonché la competenza della formatrice Kornelia Lohynova e di tutti i collaboratori del centro, la valenza che riconosco a questo corso sta nella possibilità che abbiamo avuto di collaborare con docenti provenienti da altri Paesi europei (Austria, Cipro, Polonia, Portogallo, Spagna). Lo scambio di esperienze, la casistica dei problemi da affrontare e risolvere nel quotidiano della vita scolastica ci accomuna e ci stimola a continuare la collaborazione da remoto, anche se, in questa occasione, il confronto si è realizzato solo su problematiche generali in quanto la maggior parte dei corsisti era costituita da docenti di seconda lingua (Inglese). Pertanto, sarebbe sicuramente stato più produttivo relazionarsi con docenti di materie affini. Il sottoscritto insegna Materie grafiche e sarebbe stato interessante poter analizzare problematiche inerenti alle specificità della materia.
Sandro Landorno - IIS "Quintino Sella" - Biella