9 ottobre

  • Martedì 9 Ottobre, secondo giorno sul nostro Logbook, visita alla “Søhus Skolen”, scuola pubblica in Odense, diretta dalla Headmaster Mrs. Pia Thing.Dopo un caloroso welcome, pronte per la visita guidata della magnifica scuola,  delle classi e degli spazi esterni circostanti. Performance da parte degli studenti, relativamente all'utilizzo di IPad e Chromebooks nella lezione di Matematica.

    Apri la bacheca Trello dedicata alla Sohus Skolen

    Qui le scuole, dotate di spazi molto ampi, indoor e outdoor, sul genere delle boarding school americane si prestano a svariate attività, che spaziano dalla creatività al "tailoring" alle lezioni di "cooking", accanto ad attrezzatissimi laboratori di scienze perfetti per magistrali lezioni di scienze. Le palestre sono immense e gli spazi outdoor polivalenti accolgono gli studenti che si dedicano a diverse attività sportive, dal calcio, al baseball, alla pallacanestro ad attività di educazione stradale.

    Attrezzatissime "kitchen rooms" per lezioni degne di performance "Master Chef" e "Music Rooms" complete dei più moderni strumenti musicali.

    Non manca la "Movie Room" , tappezzate con le locandine dei più celebri film, da "Lo squalo" a "Terminator", da "Back to the future" a “Colazione da Tiffany” per creare la giusta atmosfera per la produzione e il montaggio di video con I Movie.

    In entrambe le scuole, Hojby Skole e “Søhus Skolen”, la programmazione didattica annuale prevede 10 lezioni all'anno "libere", dedicate a differenti workshop proposti dai docenti e articolati su un vastissimo range di opzioni, dallo sport alle attività creative: attraverso iscrizioni, anche con moduli Google, all'inizio dell'anno scolastico, gli allievi possono scegliere di frequentare, per 10 giorni, i corsi e le attività a loro più congeniali.

     

    La scuola che visitiamo oggi è, come la precedente, dotata di una enorme biblioteca nella quale sono allocati libri catalogati in modo ordinatissimo. Ci sono anche riviste e quotidiani, oltre a brochure di ogni tipo. Naturalmente ogni porzione disponibile sulle pareti è decorata con pannelli dedicati per esempio ai personaggi scientifici e della letteratura  della Danimarca e non solo. Ci sono poi pareti dedicate completamente alla scienza (storia della vita e delle scoperte) e persino i tavoli esibiscono illustrazioni di zoologia sistematica e tassonomia vegetale. Insomma: la biblioteca è un luogo in cui assorbire, dovunque si guardi, la cultura e i contenuti delle varie scienze.

    Carla Vercellone

    La visita alla Sohus Skolen inizia con un discorso da parte di un insegnante della scuola concernente l'impotanza dell'autonomia . Ciò che risulta importante nelle scuole danesi è sviluppare il pensiero critico dei bambini, al fine di incrementare la consapevolezza di ciò che è giusto o sbagliato attraverso l'esperienza diretta. Al contrario in Italia troppo spesso si precludono alcune esperienze, in nome della sicurezza; tale sicurezza però non potrà essere preservata in ogni momento della vita di un soggetto, in quanto prima o poi egli si ritroverà a confrontarsi in modo diretto con situazioni problematiche, che se non sono state sperimentate prima appariranno molto più grandi di quanto lo siano realmente. Risulterebbe dunque necessario dare maggiore fiducia ai ragazzi, anche da parte delle famiglie, offrendo loro tutti gli strumenti e la possibile gamma di esperienze utili a diventare adulti responsabili. Tale tendenza la si evince dalla moltitudine di laboratori a disposizione degli studenti dell'istituto: cucina, falegnameria, chimica, biologia, produzione di video, fotografia...

    Sempre in funzione di offrire il maggior numero di occasioni possibile per apprendere agli allievi, in questo edificio si nota come la vita entri direttamente nell'ambiente scolastico e la scuola entri nella vita quotidiana del bambino. Ciò viene realizzato attraverso la decorazione permanente degli spazi attraverso stimoli culturali, ad esempio le biografie di scienziati riportate sulle porte delle aule, la rosa dei venti dipinta in atrio, la linea del tempo dell'evoluzione degli organismi su di una parete, una striscia delle parole inglesi più frequenti lungo tutto un corridoio. Lo studente viene così immerso nella cultura e l'apprendimento non è ridotto soltanto al momento della singola lezione. Questo aspetto lo si evince anche dal fatto che le lezioni si tengono in parte nell'aula ed in parte nell'atrio, dove spesso gli studenti possono dedicarsi a lavori individuali o di gruppo scegliendo uno spazio preferito.

    Inoltre sono previste uscite sul territorio ogni martedì per i ragazzi più grandi, così da consentire loro di imparare a destreggiarsi nell'orientamento cittadino oppure nelle azioni quotidiane come prendere un bus o un treno. Anche gli spazi esterni alla scuola risultano piuttosto ampi, poichè essa sorge all'interno di un centro sportivo, dunque fulcro della vita cittadina, pur essendo in zone molto tranquille perchè lontane dal centro. 

    Emerge inoltre l'apertura alle diverse culture e religioni esistenti, ad esempio attraverso la presenza di un angolo di un atrio nel quale sono stati dipinti i simboli di tutte le religioni più praticate. Da un confronto con un'insegnante veniamo a conoscenza che la religione è una disciplina obbligatoria dal terzo al nono grado di istruzione, proprio come per qualsiasi altra materia. Durante le lezioni vengono appronfondite infatti tematiche comuni a tutte le professioni religiose, legate alle regole della buona convivenza. 

    Gli smartphone vengono raccolti in un contenitore all'inizio di ciascuna lezione, tuttavia non sono vietati, in quanto, in caso di necessità in linea con gli obiettivi dell'argomento e dell'attività in corso di svolgimento, possono essere utilizzati dagli studenti. 

    l'inizio del primo grado di scuola non avviene per tutti nello stesso momento, bensì sulla base delle esigenze reali dei bambini e dell'età anagrafica. Per tale ragione vi sono tre possibili momenti di ingresso nel mondo della scuola. Ciò consente ai docenti di dedicare maggior tempo ad ogni singolo nuovo gruppetto ed ai bambini di abituarsi gradualmente. 

    Elena Curti