4 dicembre

    • HOW ICT AS A TOOL IS USED IN TEACHING IN OUR SCHOOLS.

                         Introduction at the MUNICIPALITY OF JÄRFÄLLA,  Programme presentation

                         Director of education: Mrs Minna Avrin and Mrs Christina Erenvidh

    Cortesia e grande disponibilità hanno caratterizzato l’accoglienza presso il dipartimento educativo del comune di Järfälla che conta circa 75000 abitanti. La Direttrice del settore educativo, dopo aver introdotto alcuni elementi per la conoscenza del territorio comunale, ha brevemente introdotto il sistema scolastico svedese che affida un ruolo fondamentale alle municipalità. Il governo definisce i curricola, gli ordinamenti, il sillabo delle discipline e le scuole scelgono i le metodologie per raggiungere gli obiettivi prefissati...maggiori info nelle slides allegate...

    • Primary :      Job shadowing at OLOVSLUNDSKOLAN school  primary education

    Dopo l’incontro introduttivo presso il comune di Järfälla, il gruppo “scuole primarie” ha raggiunto a piedi la Olovslundskolan, situata nella zona occidentale del sobborgo di Jackobsberg.

    E’ una scuola che accoglie più di 400 alunni, dalla scuola dell’infanzia al sesto grado. L’edificio è in corso di significativo ampliamento e presto sarà in grado di accogliere anche alunni del settimo grado. 

    Abbiamo immediatamente incontrato la preside, Anna Thuresson, che ci ha accolto, ha registrato il nostro ingresso e ci ha dotato di badge-visitatori.

    E’ stata lei stessa, dopo averci mostrato il proprio ufficio e presentato i diretti collaboratori, ad accompagnarci nella visita alla scuola. 

    Abbiamo avuto modo di assistere a diverse lezioni:

    • classe quarta, impegnata in un’esercitazione sull’ordine alfabetico con l’utilizzo di iPad individuali - grazie ad un finanziamento del Comune, tutte le classi ne sono dotate: 1 ogni due alunni nelle prime classi, 1 per alunno dalla quarta in poi - per rispondere a un quiz creato con Kahoot!
    • altra classe quarta, nella quale un insegnante stava facendo una sostituzione del collega assente. Gli alunni lavoravano in completa autonomia, al proprio banco e con il proprio iPad: chi realizzava su carta  un ritratto del compagno precedentemente fotografato con il tablet; chi completava esercizi sul libro di Inglese aiutandosi con Google translate; chi giocava con app didattiche; chi svolgeva esercizi di Svedese...chi scriveva una poesia su di sè in Inglese...
    • una classe di scuola dell’infanzia, i cui alunni si dedicavano ad attività a piccoli gruppi, la maggior parte dei quali in autonomia. I più facevano coding con Lightbot tramite tablet o alla lavagna interattiva. Un gruppetto in disparte, dopo aver costruito con dei blocchi in soffice simil-legno la sagoma di un veliero, lo filmava con l'iPad per farne un film.
    • una classe prima in palestra, intenta a danzare sul tema di “Ghostbusters” seguendo i movimenti di un video youtube tratto dal canale “Just Dance” - https://www.youtube.com/watch?v=ueqK3xLh46Y - proiettato sulla parete tramite un videoproiettore montato su carrello. 

    Su nostra richiesta Anna ci ha anche accompagnato in una delle aule dedicate agli alunni con bisogni speciali, che nelle scuole svedesi non sono integrati nelle classi ma seguono un percorso individualzzato in una classe a loro dedicata (tema, questo, sul quale ci siamo fin da subito confrontati per le evidenti differenze rispetto al sistema scolastico italiano e che senza dubbio approfondiremo nei prossimi giorni).

    Nei passaggi tra una classe e l’altra abbiamo fatto capolino in altri ambienti che, pur non essendo strettamente legati all’utilizzo delle tecnologie informatiche nella didattica, ci hanno sicuramente colpito molto:

    • atelier di cucito, dove alunni di 7-8 anni supervisionati da un’insegnante specializzata utilizzavano in autonomia macchine da cucire con l’obiettivo di realizzare abiti con i più diversi materiali.
    • Laboratorio di falegnameria,  dove i bambini della scuola primaria realizzavano lavori in legno con l’utilizzo di veri attrezzi da lavoro - seghe, pialle, raspe… - anche in questo caso sotto il controllo di uno specialista. 
    • Last but not least… la mensa! Abbiamo mangiato tra gli alunni e con la stessa Preside; la scuola è nuova e dotata di cucina interna. Il pranzo è organizzato come un vero e proprio “self service”, dove i bambini si servono per l’appunto in autonomia, scegliendo tra le diverse portate proposte, con le quali compongono sostanzialmente un “piatto unico”. E il service è self dalla A alla Z (anzi, dalla A alla Ö! Col Kahoot alfabetico gli alunni ci hanno bastonato, ma si sa, sbagliando si impara…): terminato il pasto i bambini sistemano piatti e stoviglie in appositi contenitori, badando bene ad avanzare nulla o quasi di ciò che avevano nel piatto, perché chi meno spreca può vincere un concorso scolastico! 

    In estrema sintesi, una giornata ricca di stimoli e contenuti. Tutti quanti siamo rimasti particolarmente colpiti dalla ricchezza e dall’utilizzo intelligente degli spazi (ampi, lineari, ben organizzati ed arredati in modo funzionale) e dal clima di generale serenità che si respira in ciascuno degli ambienti che abbiamo visitato. 

    • Secondary:  Job shadowing at TALLBOHOVSKOLAN school  secondary education

    Alle 10:30 il fantastico Rick Lucero (che svolge il ruolo di animatore digitale) ha accolto il gruppo e, dopo i saluti della Dirigente Scolastica  Carina Abrahamsson, ci ha guidati all’interno dell’Istituto per assistere a:

    • una lezione di matematica in aula dedicata con devices 1:1
    • uso di Nomp e Kahoot
    • uso Smart Board nelle classi di scuola primaria
    • mini.worskhop su uso di Google classroom, youtube e software per special needs

    Siamo rimasti favorevolmente colpiti dall´attenzione alla formazione digitale dei docenti, per i quali si prevede una figura specifica all´interno della scuola. 

    Inoltre abbiamo apprezzato l`approccio altamente inclusivo dovuto anche alla necessitå di far fronte ad un tasso elevato di allievi stranieri nella scuola (circa il 90%). La struttura risulta infine essere accogliente negli spazi dedicati agli studenti e docenti (auditorium, mensa, sala ricreazione, spazi esterni attrezzati, uffici e sala insegnanti iperconfortevoli e tecnologici).