Claudia Cavazzuti's Page Job shadowing

  • Domenica 29 novembre 2015
    Arrivo alle ore 15.00,  all'aeroporto Madrid Barajas. E' venuta a prendermi Mireille, insegnante di francese con la quale avevo scambiato diverse emails prima del mio arrivo.
    Accoglienza molto calorosa, cielo azzurro senza una nube, un "sol de justicia" e 20 gradi. Mi sento emozionata come una bimba perchè è la prima volta che mi trovo a Madrid. 
    Mireille, gentilissima, mi accompagna all'appartamento con la sua macchina e durante il tragitto mi illustra dove si trova la scuola, come arrivarci e mi spiega TUTTo della citta'. Parla velocissima e mi mostra i vari distretti, o quartieri, in cui la citta si divide, chi ci vive, quli sono le loro caratteristiche...e i suoi preferiti naturalmente.
    Mireille è la coordinatrice di tutto il dipartimento di lingue.

    Arrivate all'appartamento, bellissimo, nuovo e in una posizione centrale nel barrio de La Latina, mi accompagna alla fermata della stazione nella Puerta del Sol in modo che mi orienti per la mattina dopo e sappia come arrivare alla scuola che si trova a circa 30 minuti di treno da Madrid in una zona periferica San Sebastian de Los reyes.
    Nel mentre abbiamo parlato della scuola, come funziona, qual è la classe sociale media di appartenenza degli studenti, l'incidenza di alunni stranieri, ma anche di aspetti fondamentali della società spagnola che sto trattando coi miei studenti in italia come il problema della disoccupazione, l' educazione e il problema della crisi immobiliare che riguarda gli spagnoli negli ultimi anni e la politica d'investimento sulle fonti rinnovabili.
    Lunedì 30 novembre 2015
    L’istituo San Juan de Mairena si trova vicino alla fermata dei treni. Le lezioni cominciano alle 8:10. Quando sono arrivata Mireille mi ha presentata brevemente alla vicepreside e alle persone presenti nella segreteria. L’aula insegnanti è molto silenziosa e spaziosa: ci sono tre tavoli enorme, una lavagna molto grande affiancata da una bacheca, quattro computer collegati ad una grande stampante, due armadi e una piccola bacheca dove sono esposte tutte le riviste. L’aula è collegata ad una bar che serve ogni ben di dio...
    Ho partecipato ad una lezione di lingua e letteratura: l’insegnante ha svolto mezz’ora di sintassi, analisi del periodo e 20 minuti di letteratura. Le ore durano 55 minuti. La scuola è formata da circa 4 edifici, quello principale dove mi trovo è suddiviso in tre piani, un piano terra e una seminterrato, dove si trova l’aula magna; sui tre piani sono presenti sia aule che laboratori. In tutto l`istituto sono presenti  1283 studenti e 84 professori dei quali 15 insegnano nel corso bilingue insieme a due (ausiliares) che sono i nostri madrelingua. C'è inoltre una ragazza francese che sta svolgendo qui l'anno di prova, ma in realtà è pagato dallo stato francese. Le ore lectivas (in classe) sono 20 alla settimana; gli insegnanti ricevono circa 1600 euro mensili con alcune differenze: gli insegnanti che insegnano una materia in francese (storia etc) ricevono per queste ore di insegnamento uno stipendio orario sensibilmente più alto.
    Le aule sono spaziose ed accolgono circa 30 alunni, sono ampie, pulite, non troppo moderne e non sempre ben riscaldate. Quasi tutte le aule dispongono di lavagne tradizionali, di lim o  proiettori, ma quasi nessun professore le utilizza. La maggior parte di loro scrive alla lavagna.  Sulla cattedra di solito si trova un computer utile all’insegnante per compilare il registro elettronico.
    La disposizione dei banchi è tradizionale e la lezione sostanzialmente frontale, anche se interattiva. Gli alunni dispongono di un manuale che seguono sotto la guida dell'insegnante. Gli alunni hanno un comportamento sostanzialmente corretto, prendono parola alzando la mano. Mi ha colpito il fatto che danno del tu a qualsiasi insegnante e li chiamano tutti per nome e non “proff.” In base all’orario ci sono classi che ruotano e si spostano da una clase all’altra, mentre il professore rimane nella clase ad attenderli oppure, viceversa, la stessa clase può rimanere per un paio di ore nella stessa aula ed è un diverso professore a raggiungerli. Le lezioni terminano verso le 15, giorno di riposo è il sabato, ci sono classi che hanno lezioni anche  il pomeriggio. A pranzo alcuni studenti come gli insegnanti pranzano nella caffetteria.
    L’età media degli insegnanti è variabile perchè la scuola ha istitutito un corso bilingüe in lingua francese da circa 6 anni, perci’o gl’insegnanti che insegnano in questo corso sono piuttosto giovani, mentre quelli che lavoravano qui da prima hanno una media di 50 – 55 anni. Mentre prendevo il caffè con alcuni colleghi, mi hanno anche “confidato” che c’è una grande differenza a livello di studenti tra quelli che frequentano il corso normale e quelli che frequentano il corso bilgue che hanno un livello più alto e provengono da famiglie più benestanti e con un buon retroterra culturale, solitamente questi genitori, a diferrenza di quelli del corso tradizionale tengono in maggiore considerazione l’educazione dei figli, cosa che facilita molto il lavoro agli insegnanti. Al contrario le famiglie del corso tradizionali sono molto meno presenti. Risulta inoltre maggiore la presenza di alunni stranieri nel corso tradizionale, la maggior parte dei quali proviene da paesi sudamericani, soprattutto Equador, maggiore anche il numero di alunni con problemi familiari o di comportamento. 
     
    Oggi ho assistito alle lezioni di Maria Luisa Pavon proff di lengua castellana, letteratura e grammatica. Parte delle sue lezioni si svolgono in laboratorio d'informatica attraverso una piattaforma che si chiama AULA VIRTUAL. I ragazzi dopo aver letto un libro devono sostenere una prova che consiste in un test di circa 40 domande decise liberamente dal sistema per ogni studente. Alla fine ogni studente riceve un feedback relativamente alla percentuale delle risposte corrette e anche indicazioni concrete su COME doveva essere una risposta corretta (in questa parte Maria Luisa ha inserito risposte  di suoi studenti degli anni scorsi). AULA VIRTUAL è uno dei tanti progetti che si trovano sulla pagina EDUCAmadrid una piattaforma della Comunità Autonoma di Madrid che fornisce agli insegnanti strumenti per svolgere attività online in classe con gli alunni.
    Martedì 1 dicembre 2015
    Mi piace quest'aula insegnanti: sembra di essere in Francia e, anche se non capisco una parola di francese, ho notato che tutti gl'insegnanti che lo insegnano parlano rigorosamente in francese tra di loro anche quando non si trovano in classe. Gli insegnanti del corso bilingue sono circa 15, hanno un loro dipartimento che è staccato da quello di lingua straniera. Le materie insegnate in lingua sono le più diverse e dipendono anche dall'età degli studenti: storia, filosofia, scienze sociali, biologia e chimica per gli alunni degli ultimi anni del bachillerato (16 - 18 anni) mentre materie come arte, educazione fisica e musica per gli studenti del ESO che corrisponde alla nostra scuola media. 
    All'ultima ora Mari aLuisa ha organizzato un incontro di due ore nell'aula magna per tutte le classi dell'ultimo anno: un mese fa ha chiesto a diversi dei suoi colleghi di preparare un intervento di 10 minuti su un romanzo di Perez galdos "Miau", uno scrittore realista. Gli insegnanti, sette in tutto, hanno quindi tenuto una conferenza sviluppando ognuno un aspetto: il professore di storia la biografia dell'autore che era anche un politico facendo una breve panoramica sui temi principali del dibattito parlamentare dell'epoca, la proff di economia le riforme economiche proposte al parlamento del protagonista, attualizzandole ad oggi facendo dei paragoni, la proff di geografia l'urbanizzazione della Madrid dell'epoca (nuovi edifici, quartieri che sono sorti, gli abitanti che li hanno popolati), il proff di filosofia le teorie del darwinismo e positivismo che sono presenti nel romanzo, un altro professore di filosofia il tema del suicidio euna proff di scienze la caratterizzazione dei personaggi basata sulla teoria del darwinismo.Gli studenti sono intervenuti con alcune domande. Alcuni professori avevano appunti, altri hanno presentatola loro parte con powerpoint e hanno dibattuto su alcuni punti.
    Mercoledì 2 dicembre 2015
    Oggi alla prima ora Maria Luisa ha commentato con gli studenti dell'ultimo anno l'incontro nell'aula magna di ieri a proposito del romanzo di Galdos. Gli studenti hanno partecipato al dibattito in modo molto attivo lamentandosi del fatto che non hanno avuto tempo sufficiente per fare domande e per approfondire alcuni temi coi professori. professoressa e studenti hanno inoltre riflettuto sul fatto che attività di questo tipo migliorano la capacità di argomentare e portano gli studenti a sviluppare un metodo di studio che non è puramente mnemonico.Tutte le ore di Maria Luisa si dividono in una parte dedicata alla sintassi: la classe analizza o corregge in plenum  una frase facendo uno schema grafico alla lavagna che riunisce analisi logica, grammaticale e analisi del periodo.....è un po' come se stessero facendo latino,ma applicato alla loro lingua e devo dire che è una cosa ch eun po' manca nella nostra scuola dato che, spesso soprattutto nelle quinte, sono costretta a riprendere analisi, logica,grammaticale e del periodo perchè non si ricordano molte cose.
    La parte successiva dell'ora è una tradizionale lezione di letteratura.
    La lezione più interessante di oggi è stata quella di Ampliaciòn de Inglès: gli studenti dell'ultimo anno possono scegliere tra quattro materie opzionali dove la valutazione è più concentrata sulle competenze (francese, psicologia...) e hanno quattro ore la settimana. Partecipano a queste ore studenti misti di tutte le classi dell'ultimo anno, sono circa 22 in questo caso.
    L'insegnante è un lettore originario di El salvador, cresciuto in California. si tratta di un'ora di conversazione cui gli studenti partecipano con una buona dose di motivazione, sebbene molti di loro non si sforzino di parlare in inglese. Il lettore si rivolge loro esclusivamente in inglese, mostrando foto, video e facendo ascoltare canzoni. L'aula nella quale ci troviamo è molto piccola e dotata di una Lim più moderna rispetto a quelle viste fino ad ora. Durante la lezione vengono trattati i seguenti temi: Coulture - shock , modi di pensare e giudicare la realtà differenti da cultura a cultura, Thanksgiving day food and traditions, Christmas carols.
    La professoressa Pilar, presente al mio fianco durante la lezione, mi spiega che normalmente gli studenti in queste ore presentano ricerche o lavori ai compagni, solitamente utilizzando la lavagna interattiva, su temi o argomenti affrontati, lavori per i quali vengono ovviamente valutati. È inoltre prevista una prova finale più oggettiva tipo listening.
    L'ora si conclude con un festoso coro natalizio.
    Più tardi ho seguito un'ora di matematica sempre con gli alunni dell'ultimo anno. Il professore è piuttosto giovane rispetto alla media. Argomento La matrice inversa attraverso il metodo Guss - Jordan, si tratta quindi di algebra e del prodotto di matrici. il professore spiega il teorema alla lavagna, poi assegna alla classe un problema dove si deve applicare quanto spiegato in 7 minuti. Nel mentre l'isegnante si muove tra i ragazzi per controllare il lavoro, dare consigli o suggerimenti o chiarire dubbi. Segue una correzione in plenum dove l'insegnante si sofferma sugli errori più comuni commessi dai ragazzi nello svolgimento appena terminato.
    Più tardi ho assistito alle ore del professor pablo Toledo, un signore sulla sessantina, che insegna storia della Spagna. Il professore consegna agli studenti dell'ultimo anno le prove scritte appena valutate ricordandogli che i criteri seguiti nella valutazione sono stati: ordine espositivo, correttezza e precisione concettuale, sintassi e la capacità di saper commentare i grafici presentati. Alcuni studenti chiedono spiegazioni più dettagliate sul voto attribuito o sulle correzioni, in modo piuttosto caotico  e rumoroso.
    L'aula dove ci troviamo dispone di un proiettore che viene utilizzato per mostrare alla classe slides di power point che il professore commenta. Pablo mi mostra alla fine dell'ora le fotocopie distribuite ai ragazzi: queste tabelle, che vanno riempite mentre il professore spiega, presentano alcune regole che i ragazzi devono applicare ai documenti letti in classe che serve loro a classificare  tipo di testo, il suo proposito, le idee principali e le secondarie e il significato storico.Tale tabella prevede anche un piccolo riassunto dato che negli ultimi consigli di classe in vari insegnanti hanno riscontrato le difficoltà che hanno gli studenti nel farli. Dopo un certo tempo pablo distribuisce loro la stessa tabella con le "soluzioni" in modo che capiscano cosa hanno omesso o come potevano svolgere questo tipo di lavoro, l'obiettivo è che i ragazzi sviluppino un metodo di lavoro.
    L'ora successiva ho seguito l'ora di Historia Mundial Contemporanea coi ragazzi del penultimo anno. La professoressa Pilar Guerrero è una signora "schiccosissima" sulla sessantina che sembra uscita da un film di Almodovar. Mi accoglie con grande calore chiedendo agli studenti di darmi un testo in modo che possa seguire anch'io la lezione e rivolgendosi spesso a me con grandi sorrisi d'incoraggiamento durante la spiegazione.
    Storia contemporanea è una tra le materie opzionali, gli studenti presenti sono una trentina, solitamente viene scelta dagli studenti che provengono dall'area umanistica  e le ore settimanali sono 4.
    Come tutte le altre materie viste fino ad ora mi sono resa conto che non è previsto il momento "dell'interrogazione", qui l'insegnante chiama semplicemente uno studente dal posto e gli chiede di correggere i compiti assegnati poi mette un voto,ma risulta un momento molto più informale. Il loro stesso esame di Stato finale infatti è una prova predisposta da un'università, in questo caso la Complutense, che i ragazzi svolgeranno insieme agli studenti di altre scuole: è una prova predisposta dall'università ed è esclusivamente scritta, ragione per cui si cura molto più questa competenza rispetto alla produzione orale....con mio grande disappunto devo ammettere!
    All'inizio dell'ora l'insegnante va di banco in banco a controllare che i ragazzi abbiano svolto i compiti, successivamente segna chi li ha svolti in modo incompleto e nota che ci sono molti assenti. Segue il momento della spiegazione relativamente ai grandi stati liberali e democratici presenti in Europa prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. L'insegnante parla dell'era Vittoriana e del governo di Bismark unitamente alle sue  riforme. Durante la spiegazione l'insegnante è seduta alla cattedra dove dispone di appunti che guarda ogni tanto, si alza per fare schemi alla lavagna che tutti si apprestano a copiare e di tanto in tanto rivolge domande agli studenti per cercare di coinvolgerli,ma devo dire che i ragazzi non parlano molto. la lezione si conclude con l'assegnazione dei compiti per casa.
    L'insegnante, alla fine dell'ora, mi mostra anche un esempio di verifica scritta: si tratta di domande semiaperte o aperte relativamente ad argomenti trattati. 
    Giovedì 3 dicembre
    Oggi ho partecipato ad una lezione di economia della professoressa Campos.
    All'inizio dell'ora, con grande protesta a seguito dei ragazzi, li divide nei banchi in ordine alfabetico perchè solo 5 della classe hanno preso un voto suffiente nell'ultima prova scritta e lei vuole che stiano pi'u attenti. Li dispone e poi chiede se qualcuno di loro si sente a disagio nelle file davanti, un alunno alza la mano, quindi chiede se qualcuno che si trova nelle file in mezzo vuole fare cambio con lui e una ragazza alza la mano, così un paio di volte con un ragazzo che si trova nell'ultima fila.
    Argomento della lezione l'ampliamento del capitale di un' impresa. la proff assegna un problema che svolge insieme ai ragazzi spiegando loro i vari casi pratci e facendo riferimenti concreti all'economia española e a notizie che sono passate alla televisione in questi giorni. la lezione è di tipo frontale, l'insegnante scrive alla lavagna e rivolge domande agli studenti. Solo alcuni intervengono.
    L'ultima ora nella classe del primero bachillerato, il penultimo anno, Maria Luisa mi aveva chiesto di preparare un intervento di una quindicina di minuti su Dante, Petrarca e Boccaccio. Mi sento emozionata come se fossi una studentessa: parlare in lungua davanti a degli studenti madrelingua mi mette un po' a disagio. Adesso è Maria Luisa che si siede come me nell'ultima fila e prende appunti. La classe partecipa con interesse. Spiego loro i punti in comune e le differenze tra i tre autori, il concetto di teocentristo e umanesimo, la societtà che descrivono e come la rappresentano nelle loro opere principali e lo stile narrativo, dato che, soprattutto petrarca ha esercitato una grande influenza sulla Spagna del Siglo de Oro. 
    Durante la mia spiegazione ho anche raccontato loro come vengono studiati questi autori nelle nostre scuole, in particolare Dante. Quest'ultima parte li ha incuriositi parecchio. Se di tanto in tanto mi mancavano le parole tutta la classe mi aiutava con incoraggiandomi con grande entusiasmo....quindi è stato utile e molto divertente!!!
    Venerdì 4 dicembre 2015
    Eccoci all'ultimo giorno. qui a Madrid l'atmosfera è molto festosa perchè da domani fino a martedì è vacanza.
    In questi giorni maria Luisa mi ha dato un libro sul tema della globalizzazione che ha trattato in classe coi ragazzi dell'ultimo anno della ESO (14 anni), perchè le avevo detto che stavo trattando il tema coi ragazzi della mia quarta. Il libro mi è risultato utile tanto che l'ho comprato anche se l'autore in realtá è un tedesco di Amburgo: il testo è scritto in una lingua piuttosto semplice, divertente ed efficace, è piuttosto corto e tratta tantissimi aspetti sul tema dando esempi molto concreti.
    I ragazzi della classe, supportati da Maria Luisa che approfondiva, precisava e ampliava concetti, mi hanno spiegato il progetto che hanno svolto: leggendo il libro ognuno di loro ha creato delle domande supportato dall'aiuto di altri professori coinvolti nell'attività; le domande potevano essere di lingua, lessico, storia, geografia, economia, scienze e anche piccoli problemi di matematica. La classe è poi stata divisa in 5 gruppi da 4 dove ognuno aveva un compito ben preciso e i 5 gruppi hanno fatto una gara dove il portavoce di un gruppo faceva una domanda all'altro gruppo che disponeva di un tempo limite per rispondere. Ovviamente vinceva il gruppo con un maggior punteggio finale.
    Alla fine di quest'attività il membro di ogni gruppo ha dovuto dare un voto ai suoi compagni in base al lavoro apportato al gruppo (alcuni si sono rifiutati di farlo!). Infine i ragazzi hanno svolto un dibattito in classe su alcune tematiche del libro: globalizzazione, paesi poveri, commercializzazione, commercio equosolidale e la responsabilità dei consumatori. A conclusione del progetto ogni studente ha scritto un tema relativamente al libro.
    I ragazzi erano entusiasti dell'attività e in molti sono intervenuti per spiegarmi i vari momenti in cui è stata suddivisa aggiungendo dettagli e impressioni personali. alcuni di loro mi hanno lasciato spontaneamente in dono le domande con le soluzioni del loro gruppo (carinissimi!)....bene mi restano ancora un'ora di geografia ed economia, il tempo per scattare qualche foto e congedarmi dai colleghi che mi hanno accolto con calore, sebbene fossero tutti impegnati a correre da una parte all'altra della scuola tra i mille impegni della giornata (come noi in Italia!!!!). Che dire, per me è stata un'esperienza davvero positiva e interessante, inoltre ho avuto la fortuna di poter visitare una capitale davvero piacevole da vivere e conoscere.