Bullism

  • IC ISABELLA MORRA VALSINNI -COLOBRARO_SECONDARY SCHOOL

     

     

     

     

    Alcuni alunni della classe terza dopo aver analizzato insieme il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, le sue cause e i suoi possibili rimedi hanno messo in versi i loro pensieri:

    Some students of the third class after having analyzed together the phenomenon of bullying and cyberbullying, its causes and its possible remedies have put their thoughts into verse:

    Le nostre poesie sul Bullismo

    IL BULLISMO


    Di bulli ce ne sono tanti,
    che fanno volare insulti pesanti.
    Parole belle non ne sanno dire,
    ma ragazzi innocenti fanno impaurire.
    Avanzano sempre molte pretese,
    ma solo verso persone indifese.
    Si credono fieri e forti,
    ma non sanno che hanno tutti i torti.
    Caro bullo, tu non lo sai,
    ma segni profondi lascerai.
    Questa violenza,
    lascia solo tristezza e sofferenza.
    NO bullismo a tutte le ore,
    ma pace e tanto amore.

    Arianna Cafaro

    Non essere un bullo!

    Non essere un bullo,

    altrimenti non sarai un bel fanciullo,

    ma solo un citrullo.

    Nessuno ti vorrà vedere

    e le amicizie non potrai più riavere.

    Credi di essere superiore

    ma, in fondo, sei solo un accusatore.

    Chi assiste e il bullo non accusa

    ha anche lui la mente ottusa.

    Quindi, non fare il bullo con nessuno

    perché potresti ferire ognuno.

    È più bello essere amici con tutti

    invece di fare i farabutti.

    Se il mio consiglio ascolterai,

    vedrai che tanti amici nuovi avrai!

    Francesca Violante

    IL BULLISMO


    Il bullismo è una cosa brutta
    da cui ti senti distrutta.
    Il bullo vuol farti del male
    che a volte diventa digitale.
    Il bullo non dice parole affettuose,
    ma solo minacciose.
    Il bullismo è una cosa da non fare,
    neanche da acclamare.
    Il bullo è molto fastidioso
    e non generoso.

    Zaira Lucarelli

    Il lavoro realizzato utilizzando il programma Scratch dagli alunni delle classi seconda e terza: Sonia Spadaro, Matilde Labriola, Francesca Violante e Gaetano Modarelli

    ecco il link per vederlo

    https://scratch.mit.edu/projects/225352321/

    https://www.calameo.com/accounts/5616625

    Incollare qui

     

    IC GARIBALDI SAN VITO ROMANO_SECONDARY SCHOOL (PROF.SSA CRISTINA GALIZIA)

    The boys of the IC Garibaldi of San Vito Romano have carried out various reflective activities on bullying. 1) Meeting with a Karate teacher, who illustrated how karate, and sport in general, can help in building self-esteem, in the practice of mutual respect, in self-control. Here are the materials used:

     

     
    2) Meetings with a psychologist and an advertising graphic designer to talk about the dynamics of bullying and then create stories, videos, posters and creative works ("Non bullARTI di me"). ACTIVITIES, TEXTS AND DRAWINGS BY STUDENTS OF IA, IB, IIIA, IIIB (PROF.SSE GALIZIA CRISTINA E ENRICA MICOCCI)Here you can see the collection of the graphic drawings: LINK TO GOOGLE PHOTOS
     
    3) Funny video about bullyng...between animals, realized by some students oh IIIA
     
    4) Some COMICS about bulliyng, realized by IB (PROF.SSA ENRICA MICOCCI)
     

    5) Brochure sur harcèlement, par la Prf.ssa Loretta Santarelli et les élèves de IA et IIIA

     

     
     

    IC"MONS.M.VASSALLUZZO" ROCCAPIEMONTE (Sa)III B

    COMVASS/SCHOOL

    BULLISMO E CYBERBULLISMO Il bullismo è un atteggiamento di sistematica sopraffazione compiuto nei confronti di chi è ritenuto più debole. Questo termina si riferisce al comportamento del bullo ,alle prepotenze subite dalla vittima ed all'atteggiamento passivo di chi assiste. Quando le minacce, le aggressioni o molestie si verificano attraverso l'uso delle nuove tecnologie si parla di cyberbullismo

    . Bullying and cyberbullying IIIB

    Bullying usually happens at school while cyberbullying takes place online.

    Bullying is a physical or verbal aggression that is repeated, over a period of time, against a victim.

    Cyberbullying is bullying that takes place over digital devices

    The new era of the Internet has given further weapons to the bullies, ready to intuit that virtual places are a concrete place to perform violent acts. For teenagers in our society, the Internet is a context of experience and socialization . However new technologies hide obscure sides such as the improper use that is made to intentionally hit helpless people in order to damage their reputation. The bully can act, for example, by publishing photos, videos or private information about the victim. Mariarosa e Davide

    Students in year 9 C - IIIC "Mons.M.Vassalluzzo"-Comvass Roccapiemnte (Sa)

    They worked on the power of the words. The started from a Video "How to stop a bully "by Brooks Gibbs an American educator. They watched it and here is its message : a very beautiful result considering they made all by themselves!!

    Well done! Francesca, Alessandra, Gloria, Felicia e Manuel thank you!

     

    Credo che il bullismo rappresenti la più crudele forma di violenza, a cui è difficile porre fine. Sono disgustata da tutto ciò che lo comprende ma soprattutto da chi mette in atto queste azioni così meschine e incomprensibili. Annagrazia Carpentieri

    Il bullismo uccide l'identità personale e rende l'individuo debole ed indifeso Emanuela Vicidomini

    Il bullismo è una forma di violenza operata all'interno della società verso i propri coetanei Nunzia Grimaldi

    Il bullismo è una forma di violenza psicologica e fisica, spero che nessuno ne sia più vittima anche se so che rimmarrebbe un'utopia Cianciaruso Alessia

    Il cyberbullismo è il termine che indica atti di bullismo effettuati sui social, spero che nessuno ne sia vittima

    CLASSE III E

    Il BULLISMO

     

     

    IL BULLISMO NELLA LETTERATURA

    MATILDA(R. Dahl)

    Matilda offesa e presa in giro dai genitori per la sua passione per la lettura. Ama la scuola,

    ma non la signora Spezzindue, la preside. Trova un’amica nella maestra Dolcemiele.

    Odia la violenza e l’ ingiustizia.

    DON ABBONDIO E I BRAVI (Manzoni)

    L’arroganza,la prepotenza dei Bravi. La sottomissione di Don Abbondio con la frase:

    ”Cosa comanda?”

    ROSSO MALPELO (Giovanni Verga)

    Vittima di pregiudizi dei compagni di lavoro

    I RAGAZZI DELLA VIA PAL (Ferenc Molnar)

    Educare allo spirito di Boka, leader del gruppo di amici.

    III A

     

    Per questo mi chiamo Giovanni

    Avendo letto in classe il libro:"Per questo mi chiamo Giovanni", possiamo affermare con certezza che il bullismo è una forma di violenza gratuita, umiliante e continuativa. Il protagonista del libro si chiama Giovanni, in memoria del giudice Falcone Giovanni, infatti palermitano come lui, Giovanni viene al mondo il 23 maggio 1992, lo stesso giorno che fecero l'attentato di Capaci dove perse la vita il giudice Falcone, sua moglie Francesca e gli uomini della scorta. Giovanni in classe è vittima insieme ai suoi compagni di bullismo.Nella sua classe è presente un compagno fratello di Malavitosi, che ha ripetuto la stessa classe e non ha fatto tesoro degli insegnamenti ricevuti.Questo ragazzo terrorizza i compagni più piccoli di lui,li umilia, li picchia, ruba tutto ciò che gli piace e la classe rimane inerne e subisce con dolore, perchè ha paura. Il padre di Giovanni sa di questa grave situazione e spera che il figlio possa prendere coscienza delle umiliazioni subite e possa ribellarsi al sistema "bullismo", denunciando alla preside e agli insegnanti ciò che accade, per cui un giorno lo porta in giro per Palermo, facendogli vedere tutti i luoghi in cui è nato e cresciuto ilgiudice Giovanni Falcone, affinchè lui possa capire nonostante la giovane età il sacrificio di questo grande magistrato. Infatti, Giovanni, bambino fa sua questa frase:"Chi ha paura muore ogni giorno". Il padre di Giovanni gli fa capire che nella vita vanno operate delle scelte significative e coraggiose, senza tener conto degli altri e degli ostacoli che l'ambiente ci da. Solo così il piccolo Giovanni capisce che deve ribbelarsi al sistema, perchè è proprio dalla scuola e dalla società, che bisogna epurare gli animi. Solo così il sistema diventerà limpido e i bulli verranno puniti e perseguiti. La mafia è come una piovra con tanti tentacoli, se uno viene amputato dopo un pò si rigenererà per cui bisogna colpirlo in testa, cioè distruggere i capi. Tutto questo per dire che prima di essere mafiosi si è stati bulli. Il piccolo Giovanni capisce l'insegnamento del padre attraverso le parole, i luoghi in cui è vissuto il giudice Falcone. La giustizia, la libertà e il coraggio diventeranno il suo motto a scuola. Liberando i compagni dal bullismo.

     

    L’ignoranza delle persone è tale da non capire che non è deridendo gli altri che si diventa migliori Ogni violenza ha, come fine ultimo, far balbettare la vittima, spezzare la sua sintassi Ho giurato di non stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni. Dobbiamo sempre schierarci. La neutralità favorisce l’oppressore, mai la vittima. Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato

     

    In ogni storia di bullismo non c’è mai un vincitore e nemmeno un vinto: c’è solo un soggetto debole che se la prende con uno ancora più debole e approfitta dell’incompetenza e dell’analfabetismo emotivo che domina l’ambiente in cui entrambi vivono e si muovono per affermare un potere fittizio, fatto di degrado, umiliazione, solitudine e omertà. Da sempre il bullismo condanna l’elemento che è portatore di una differenza, non intendendo la diversità come risorsa, ma come elemento da stigmatizzare e di cui ribadire l’estraneità al comune bisogno di normalità e normalizzazione.

     

    IC "Mons.M.VASSALLUZZO"Roccapiemonte (Sa) II B

    Some poster made by students

    fgg

     

    ICS DA VINCI CARDUCCI PALERMO

    Gli alunni della 2c hanno realizzato una breve storia che parla di bullismo e del valore dell'amicizia, partendo dalla storia di fantasia scritta dall'alunna Caracciolo Aurora. Altri alunni poi hanno realizzato delle vignette rappresentative delle situazioni salienti del racconto. Infine hanno assemblato insieme il materiale prodotto, facendo un breve fumetto in francese.

    LA FORZA DELL’AMICIZIA

    Di Aurora Caracciolo 2C

    Penso che il bullismo, tema di cui parla la storia, che a breve vi racconterò , sia una brutta bestia e ciascuno di noi deve contribuire affinché non si assista più ad episodi simili a quelli che sto per raccontare.


    La storia narra di un bambino di nome Paolo, che viveva in una famiglia per bene e che si preparava ad affrontare il passaggio dalla scuola elementare alla scuola media. Era un bambino molto timido e riservato e l’idea di abbandonare dei vecchi compagni per conoscerne dei nuovi lo preoccupava un po’.
    Trascorsi i primi giorni di scuola, due compagni di classe, Matteo e Davide notarono la timidezza e la bontà di Paolo e proprio per questo cominciarono a disturbarlo, chiedendogli i compiti per copiarli, oppure gli toglievano le merendine e se si fosse rifiutato , avrebbe avuto diversi problemi…
    Stanco di questa situazione , un giorno prima che cominciasse la lezione d’ Italiano, i due pretesero di copiare la relazione, che Paolo avrebbe dovuto consegnare all’insegnante.
    Paolo si rifiutò e i due strapparono in mille pezzettini la sua relazione.
    Quando l’insegnante cominciò a ritirare le relazioni si accorse che Paolo, studente molto volenteroso e studioso non aveva con sé la relazione e allora gli chiese cosa fosse successo.
    Paolo decise di non dire la verità all’insegnante e mentì, prendendosi un brutto voto. Giunto a casa Paolo scoppiò a piangere. La mamma si accorse di ciò e gli chiese il perché. Paolo così decise di confidare tutto ai suoi genitori che decisero di parlare con gli insegnanti per prendere provvedimenti contro i bulli.
    I bulli vennero sospesi e per vendicarsi aspettarono Paolo fuori la scuola, lo fermarono e gli dissero:

    “ Gli spioni mammoni meritano di essere puniti !!!!!”
    Ad un tratto alcuni compagni di Paolo gli si misero davanti e dissero ai bulli:
    “ Fatevi sotto. Chi ha qualcosa contro Paolo, l’ha contro di noi. Siete solo dei codardi” !!!!
    I bulli si intimorirono e andarono via. Da quel giorno Paolo ha compreso che l’unione fa la forza e tutti uniti si può sconfiggere il bullismo