MOBILITA' 1 - SIVIGLIA

  • MOODLE 3.1 FOR TEACHERS  -  iDevelop Provider -

     

    Carlos Guerrero Herrero (teacher)       Paula iDevelop coordinator

             Risultati immagini per carlos herrero guerrero                                          

                                                                                       

    In questo video sono raccolti i momenti più significativi di questa meravigliosa esperienza

     

     

    DIARIO DI BORDO

    12 Marzo 2017 Arrivo a Siviglia: fino al giorno precedente le temperature oscillavano tra i 25 e 27 gradi, mi accoglie invece un  vento gelido che mi fara' pentire per buona parte del soggiorno di non aver messo in valigia un maglione di lana. Nessun pentimento invece per l'esperienza che ha compensato il freddo atmosferico, riscaldandomi cuore e mente ogni momento.

    PRIMO GIORNO

    Colazione nel patio dell' "Hostal de la Alameda", un modesto, ma accogliente albergo non lontano dal centro della città e appuntamento sotto il monumento simbolo della città, "La Catedral", con Paulina la nostra tutor nonchè coordinatrice "iDevelop" e il gruppo costituito da 4 docenti greci, 4 docenti rumeni e 3 docenti italiani, di Napoli. Poichè le lezioni si svolgono sempre in orario pomeridiano, si può dedicare la mattinata alla scoperta della città.

                  

    La sede del corso, sebbene un po' lontana dal centro, è spettacolare e contrasta in modo perfetto con l'architettura della città. Sotto la guida esperta di Carlos, affrontiamo il primo dei 5 moduli "Moodle 3.2". (materiali nella pagina dedicata)

                     

    SECONDO GIORNO

    La Catedral - la Giralda - El Patio de lo Naranjos

                          

                                                

    La Catedral de Santa María de la Sede de Sevilla è la più grande cattedrale gotica del mondo. Per dimensioni è la terza chiesa cattolica nel mondo dopo San Pietro in Vaticano e San Paolo a Londra. Per chi come me ama l'architettura gotica, entrare nella cattedrale di Siviglia e salire in cima alla torre delle Giralda per osservarne da vicino i particolari è stato emozionante. Dall'alto della torre si domina la città e il Patio sottostante.

    Raggiungo la sede del corso dove Carlos ci illustra il secondo Modulo Moodle (vedi pagina dedicata)

    TERZO GIORNO

    Torre de l'Oro - Alcazar

                        

                     

    Oltre le spesse mura che separano il Real Alcazar dal resto della città si nasconde un paradiso, un tripudio di forme e di colori, un’affascinante ed inusuale sovrapposizione di stili architettonici che hanno trasformato l’antico forte in un trionfo dello stile "mudéjar". E' davvero un peccato che le moderne tecnologie non consentano di far arrivare al lettore anche i profumi: all'ingresso dei giardini, mi accoglie infatti un intenso profumo di fiori di arancio che mi accompagna per tutta la visita e che insieme al tepore del sole mi fa vivere un momento davvero magico. 

    Le sorprese non finiscono...prima dell'inizio del nostro terzo Modulo Moodle (vedi area dedicata), i nostri amici rumeni ci offrono cibi e vino del loro paese, una presentazione dei luoghi più interessanti e ci offrono alcuni prodotti dell'artigianato locale. Hanno portato tutto nelle loro valigie e, in un'atmosfera davvero conviviale, ci parlano con orgoglio del loro paese, con entusiasmo ci invitano a visitarlo, l'amore per la loro terra è a dir poco commovente e sicuramente fa riflettere.

                             

            

                                            

    QUARTO GIORNO

    Archivo General de Indias - Plaza de Espana

                                  

                                                     

    Gli archivi sono un' autentica scoperta.  Attualmente l'Archivo General de Indias ospita circa nove chilometri di scaffali, 43.000 volumi e circa 80 milioni di pagine prodotte dall'amministrazione coloniale e sono ricchi di materiale autografo dai tempi dei primi Conquistadores alla fine del diciannovesimo secolo: vi si trova il diario di bordo di Cristoforo Colombo, la bolla pontificia  emanata da Papa Alessandro VI che divise il mondo tra Spagna e Portogallo, autografi di Ferdinando Magellano, Vasco Núñez de Balboa, Hernán Cortés e Francisco Pizarro, ed anche la richiesta avanzata da Miguel de Cervantes per ottenere un indirizzo di posta ufficiale, nonché mappe e piani delle città coloniali delle Americhe, oltre ad archivi ordinari che testimoniano il lavoro mese per mese di tutto l'apparato imperiale, recuperato e studiato dagli storici spagnoli negli ultimi due secoli.

    Plaza de Espana mi lascia letteralmente a bocca aperta, è uno degli spazi architettonici più spettacolari della città e dell'architettura neo-moresca. E' inserita all'interno del Parco di Maria Luisa, il giardino pubblico più noto della città, non meno spettacolare per il numero delle rarità botaniche che si possono osservare. 

    I ragazzi della scuola di danza mi offrono questo momento tutto sevilliano

                                        

    Anche il gelataio fa la sua parte  e sono pronta per affrontare il quarto modulo Moodle (vedi area dedicata)

    QUINTO GIORNO

    Il quartiere ebraico - Triana - La Cartuja

          

             

    Trascorro l'ultima mattinata da turista partendo dal  Barrio de Santa Cruz, chiamato un tempo La Juderia de Sevilla. Mi perdo tra le sue  stradine strette che separano palazzi nobiliari da residenze umili, edifici storici da palazzi più recenti e mi incanto di fronte ai bellissimi “patios andaluces”, splendenti di fiori, porcellane e colori.

    Inaspetttatamente interessante la visita alla "Cartuja", la Certosa di Siviglia con le sue numerose trasformazioni. Nel 1842 il monastero, abbandonato e malridotto per l’espulsione del monaci, fu acquistato da Carlos Pickman, di Liverpool, che lo trasformò in una fabbrica di porcellana dallo straordinario successo commerciale. Le porcellane della Cartuja decorarono da allora le case e le stanze delle più ricche famiglie spagnole e del resto d’Europa. In occasione dell'Expò del 1992, La Cartuja fu sottoposta ad un minuzioso restauro e divenne un complesso monumentale, pronto per ospitare il padiglione espositivo della corona spagnola, il “Pabellon Real”. Dal 1996 l’ex complesso certosino è inoltre sede del CAAC, il Centro Andaluz de Arte Contemporaneo.

    E "last but not least" una rapida visita al quartiere di Triana, un quartiere antico di marinai, artigiani, operai, una sorta di “barrio gitano”,  dove la cultura europea si mescola  con la cultura “gipsy” delle popolazioni di origine zingaresca. Moltissimi artisti, musicisti, toreros e ballerini di flamenco provengono proprio da questo quartiere popolare,  così ricco di stimoli e di cultura...e per chi, come me, ha letto "La regina scalza" di Ildefonso Falcones ad ogni angolo sembra di scorgere la gitana Milagros che balla il flamenco...

    L'ultimo modulo Moodle mi aspetta... (vedi pagina dedicata)

    EL GRAN FINAL...

    L'ultima sera ci concediamo una cena luculliana al ristorante "Duo Tapas", ottima cucina e molto calore...hasta luego Sevilla.