MONNALISA POP #EYCH

  • Monna Lisa POP 

    Le classi seconde si sono confrontate con una delle opere e più iconiche e riconoscibili dell’arte italiana: la Gioconda di Leonardo da Vinci o Monna Lisa, come amava definirla Napoleone.

    Conosciuta in tutto il mondo, da secoli suscita interesse di studiosi, amanti dell’arte e semplici appassionati che in migliaia si riversano ogni anno al museo del Louvre per ammirarla e cercare di carpirne il mistero.

    La Gioconda di Leonardo, più di ogni altra opera, ha contribuito a forgiare l’idea che gli stranieri hanno dell’arte Italiana, e a costruire dell'identità artistica del cosiddetto “bel Paese”.

    Se la Gioconda, e ciò che rappresenta, è diventata una delle opere italiane più riconoscibili e amate all’estero, lo si deve anche all’opera di numerosi artisti di tutto il mondo che si sono confrontati con questo quadro, rivisitandolo, omaggiandolo e facendolo conoscere loro paesi d’origine attraverso le loro personali rivisitazioni.

    A partire dai pittori francesi come Jean-Baptiste Camille Corot –Donna con una perla- Monna Lisa ha assunto sempre più un ruolo di primo piano, divenendo tra artisti e letterati, uno dei soggetti più interpretati e riutilizzati.

    Il primo a farlo chiaramente nel 1883 è stato Eugène Bataille durante l’Exposition des Arts Incohérents, dove rappresenta la Monna Lisa che fuma la pipa.

    Kasimir Malevich nel 1913 incolla sulla tela un pezzo di giornale rappresentante la Gioconda con il petto e il volto segnati da una croce, e la scritta “eclissi parziale”.

    Nel 1919 il dadaista Marcel Duchamp crea il famoso ritratto della Gioconda con i baffi, a cui aggiunge la sigla L.H.O.O.Q. (Elle a chaud a cul – Lei è eccitata).

    Salvador Dalì nel 1954 si confronta con il ritratto di Leonardo e, la rende simile a lui dipingendole i suoi tipici baffi all’insù e gli occhi sgranati.

    Con Fernand Leger, la Gioconda diviene un volto come un altro, una piccola icona confusa tra oggetti di uso quotidiano come chiavi e temperini, accanto a figure geometriche.

    Il 1958 è l’anno della Mona Lisa di Robert Rauschenberg che inserisce per sovrapposizione piccole immagini in bianco e nero della dama in un disegno composto, tra le altre cose, da fogli di giornale.

    Con l’avvento della Pop Art sia Roy Lichtenstein nel 1962 che Andy Warhol nel 1963 si servono dell’immagine di Leonardo.

    La lista è lunga.

    I ragazzi delle seconde, confrontandosi con tutti gli artisti del passato, hanno proposto la loro personale versione della Gioconda. Una riflessione culturale, un tour virtuale nei vari paesi che hanno amato la gioconda attraverso l'occhio di grandi artisti, per contribuire alla costruzione dell'identità del nostro paese. Una presa di coscienza di come gli stranieri percepiscono la cultura italiana, a volte amandola più di quanto gli italiani stessi non sappiano fare.

    prof. d'Art Mme Paola Vendrame