Con la consegna alle scuole di Carpi di una targa riportante il primo Articolo della dichiarazione dei diritti umani, redatta nelle 5 lingue del progetto Erasmus + intitolato “Finding a "sense" through senses.Fostering entrepreneurial mindset and sensibility by promoting own's territory using all senses”, si chiude ufficialmente un percorso europeo, dal forte impatto educativo, della durata di 3 anni. Nella settimana dal 20 al 25 Settembre si era svolta nella nostra città, l’ultima mobilità, collegata al progetto, che ha visto il Liceo Fanti ideatore e coordinatore internazionale. Il progetto ha visto il nostro Istituto collaborare con il Feiherr von Stein Gymnasium di Bezdorf –Germania- la Patrona Hungariae Katolikus Iskolakp di Budapest – Ungheria, La scuola Paolo VI Gondensino - E.E.P., LDA do Porto – Portogallo, e l’Istituto IES LAS FUENTES di Villena- Spagna.
Il progetto ha voluto sensibilizzare i giovani sull'obiettivo dell'UE di inclusione sociale e farli riflettere su “se e come” l'inclusione sociale, la valorizzazione e la trasmissione del patrimonio culturale possono essere strettamente collegate insieme. Dato che "se si vuole che l'inclusione sociale diventi una realtà in Europa e che l'esclusione sociale sia superata, allora tutti devono avere accesso a tutte le risorse necessarie nella loro società per raggiungere questi obiettivi".
Questo vale anche per il campo sensoriale nella società e prima di tutto a scuola. Il nostro obiettivo è stato quello di aiutare gli studenti a prendere coscienza di tutte le possibilità che possono sfruttare per creare una reale inclusione a più livelli. Sono stati confrontati con linguaggi e modi di espressione speciali che possono aiutare le persone meno abili a non sentirsi esclusi da esperienze che per le cosiddette "persone normalmente dotate" sono molto spesso date per scontate. Coinvolti in una collaborazione attiva con gli enti locali come i Musei cittadini o altre organizzazioni culturali per creare materiali con scrittori braille o lavorando con la realtà aumentata e il linguaggio dei segni. Durante le mobilità si sono confrontati con esperienze specifiche che rappresentano esperienze di eccellenza nel campo dell'inclusione. E’ stata data loro la possibilità di riflettere su come essere proattivi e di reagire in modo adeguato per affrontare esperienze traumatiche come la pandemia che ci ha impedito di incontrarci di persona per moltissimo tempo.. Imparare attraverso l' esperienza si collega all'apprender come acquisire competenze e alla capacità di cogliere ogni opportunità da cui imparare. Le persone con spirito intraprendente sono resilienti e non retrocedono di fronte alle sfide, che sono state molte e hanno talvolta messo a dura prova la nostra voglia di resistere nonostante l’isolamento e l’impossibilità di muoverci liberamente. Attraverso il nostro progetto gli studenti sono stati stimolati ad imparare agendo e riflettendo sulle proprie azioni. L'acquisizione di competenze rilevanti e di alta qualità avviene attraverso la riflessione sulle nostre azioni e l'apprendimento da ciò che facciamo: dagli errori, dalla pratica, dall'esperienza e da ciò che è andato bene , ma anche da ciò che non ha funzionato o che ci è stato impedito di fare. Abbiamo imparato che inclusione sociale e la positiva integrazione culturale reciproca sono due grandi sfide che siamo chiamati ad affrontare.
Pratiche innovative nell'attuale era digitale possono supportare un approccio didattico e di apprendimento innovativo che può aiutare studenti e insegnanti a diventare più resilienti a sviluppare competenze fondamentali del XXI secolo, come pensiero critico ed empatico, creatività e la capacità di lavorare in gruppo.
Gli studenti sono stati spinti a indagare gli aspetti più rilevanti del loro territorio e a cercare un modo appropriato e coinvolgente per trasmettere il loro patrimonio culturale ai partner di progetto, considerando non solo i cinque sensi fisici tradizionali, ma anche modi speciali per includere persone con disabilità e bisogni speciali. In ogni mobilità gli studenti hanno potuto confrontarsi con l’uso di particolari sensi, guidati da esperti, nell'analisi di strumenti e strategie per l'inclusione di soggetti meno o diversamente abili.
Hanno conosciuto linguaggi speciali e strumenti digitali che possono aiutare a motivare e includere persone, senza lasciarsi alle spalle nessuno. Durante le varie fasi del progetto e attraverso l'interazione sulla piattaforma eTwinning gli studenti hanno scritto anche testi e musica per un musical finale il cui titolo sarebbe stato "io negli altri” e che avrebbe dovuto concludere l’ultima mobilità qui in Italia, ma che, purtroppo non abbiamo potuto rappresentare nel teatro di Carpi a causa della pandemia. Non ci siamo però persi d’animo e abbiamo continuato a collaborare a distanza per creare le varie parti di un filmato che andrà a sostituire quello che in origine avrebbe dovuto essere il nostro spettacolo teatrale “scritto a 5 mani” Finalmente abbiamo ottenuto il permesso di realizzare la mobilità conclusiva, che pur svolgendosi con un numero ridotto di partecipanti- a causa delle restrizioni imposte dai criteri di sicurezza, in seguito alla pandemia, ha visto nella nostra città 16 studenti e 8 docenti in rappresentanza delle delegazioni dei paesi aderenti al progetto. Durante l’’evento finale che ha registrato la partecipazione del Dott. Bondi Roberto, coordinatore del “Servizio Marconi” dell’Ufficio Scolastico Regionale, della Dott.ssa Monzani dell’Ufficio Integrazione dell’ Ufficio Scolastico Provinciale, della dott.ssa Elena Pezzi referente pedagogico eTwinning per la regione Emilia Romagna, è stato presentato il filmato che ha ricostruito i vari step che hanno portato alla creazione di una rappresentazione teatrale, che purtroppo non è stato possibile realizzare in teatro a Carpi, a causa della pandemia. La pandemia ha sicuramente messo a dura prova la volontà e la gioia di interagire per raggiungere uno scopo comune. La piattaforma eTwinning è stato il centro di convergenza e messa in opera di idee e creatività, che nonostante tutto sono state portate avanti con “tutti i nostri sensi” Quello che più conta è che proprio le difficoltà incontrate a causa della pandemia ci hanno guidato alla scoperta del senso più importante di tutti. L’inclusione e la valorizzazione di ogni singolo membro del progetto, come elemento irrinunciabile di un puzzle che è cresciuto e che ha messo tutti i tasselli al suo posto. Nonostante tutto, e proprio per questo scuola di vita e di vera resilienza. L’evento ha dato l’opportunità di mettere in rilievo la parte creativa e il forte valore educativo che l’intero percorso ha avuto per tutti i partecipanti. Gli occhi raggianti di tutti coloro che , arrivati all’evento finale, inseguito con caparbietà, quasi non credeva di essersi finalmente potuto ritrovare con i compagni di questi anni incredibili, difficili, pieni di sfide, sono la ricompensa più grande che alla fine del percorso gratifica tutti coloro che questa sfida l’hanno raccolta e ne hanno fatto un trampolino per il futuro. Estremamente lusinghiera, nonostante le indicibili difficoltà create dalla pandemia, la valutazione finale redatta da alunni e docenti in chiusura del progetto.
A plaque bearing the first article of the declaration of human rights, drawn up in the five languages of the Erasmus + project entitled "Finding a "sense" through senses. Fostering entrepreneurial mindset and sensibility by promoting own's territory using all senses", officially closes a three-year European project with a strong educational impact. During the week of 20 to 25 September, the last mobility event related to the project, which saw Liceo Fanti as the creator and international coordinator, took place in Carpi. The project saw the collaboration among the schools of 5 European countries: the Liceo Fanti of Carpi-Italy, with the Feiherr von Stein Gymnasium of Bezdorf -Germany- the Patrona Hungariae Katolikus Iskolakp of Budapest - Hungary, the Paul VI Gondensino School - E.E.P., LDA do Porto - Portugal, and the IES LAS FUENTES Institute of Villena- Spain.
The project aimed to raise awareness among young people about the EU objective of social inclusion and to make them reflect on "if and how" social inclusion and the valorisation and transmission of cultural heritage can be closely linked together. Since "if social inclusion is to become a reality in Europe and social exclusion is to be overcome, then everyone must have access to all the resources needed in their society to achieve these goals".
This also applies to the sensory field in society and first of all at school. Our aim has been to help students become aware of all the possibilities they can use to create real inclusion on several levels. They were confronted with special languages and ways of expression that can help less able people not to feel excluded from experiences that for so-called "normally gifted people" are very often taken for granted. Our students have been involved in active collaboration with local authorities such as city museums or other cultural organisations to create materials with Braille writers or working with augmented reality and sign language. During the mobilities they were confronted with specific experiences representing excellence in the field of inclusion. They were given the opportunity to reflect on how to be proactive and react appropriately to deal with traumatic experiences such as the pandemic that prevented us from meeting in person for a very long time. Learning through experience relates to learning how to acquire skills and the ability to seize every opportunity to learn from. People with an enterprising spirit are resilient and do not back down in the face of challenges, which were many and sometimes tested our will to resist despite isolation and the impossibility of moving freely. Through our project, students were stimulated to learn by acting and reflecting on their actions. The acquisition of relevant and high quality skills happens through reflecting on our actions and learning from what we do: from mistakes, practice, experience and what went well, but also from what didn't work or what we were prevented from doing. We learned that social inclusion and positive cultural integration of each other are two big challenges we have to face.
Innovative practices in the current digital era can support innovative teaching and learning approaches that can help students and teachers become more resilient in developing core 21st century skills such as critical and empathic thinking, creativity and the ability to work in teams.
Students were encouraged to investigate the most relevant aspects of their local area and to look for appropriate and engaging ways to convey their cultural heritage to project partners, considering not only the traditional five physical senses, but also special ways to include people with disabilities and special needs. In each mobility, students were confronted with the use of particular senses, guided by experts, in the analysis of tools and strategies for the inclusion of less or differently abled people.
They learned about special languages and digital tools that can help to motivate and include people, without leaving anyone behind. During the various phases of the project and through interaction on the eTwinning platform, the students also wrote texts and music for a final musical whose title would have been "I in the others" and which was supposed to conclude the last mobility here in Italy, but which, unfortunately, we could not perform in the theatre of Carpi because of the pandemic.
During the various phases of the project and through interaction on the eTwinning platform, the pupils also wrote texts and music for a final musical whose title would have been "I in the others" and which was supposed to conclude the last mobility here in Italy, but which, unfortunately, we could not perform in the theatre in Carpi because of the pandemic. We did not lose heart, however, and continued to collaborate remotely in order to create the various parts of a film that will replace what was originally supposed to be our play "written by 5 hands". We finally obtained permission to carry out the final mobility event, which, although it took place with a reduced number of participants - due to the restrictions imposed by the security criteria following the pandemic - saw 16 students and 8 teachers representing the delegations from the countries participating in the project in our city. During the final event, which saw the participation of Dr. Bondi Roberto, coordinator of the "Marconi Service" of the Regional School Office, Dr. Monzani of the Integration Office of the Provincial School Office, and Dr. Elena Pezzi, eTwinning pedagogical contact person for the Emilia Romagna region, a film was presented that reconstructed the various steps leading to the creation of a play, which unfortunately could not be performed in a theatre in Carpi due to the pandemic. The pandemic certainly tested the willingness and joy of interacting to achieve a common goal. The eTwinning platform was the centre of convergence and implementation of ideas and creativity, which despite everything were carried out with "all our senses" What is most important is that the difficulties encountered because of the pandemic guided us to discover the most important sense of all. The inclusion and enhancement of each individual member of the project, as an indispensable element of a puzzle that has grown and put all the pieces in place. Despite everything, and for this very reason a school of life and true resilience. The event gave the opportunity to highlight the creative side and the strong educational value that the whole process had for all participants. The beaming eyes of all those who, having arrived at the final event, pursued with obstinacy, almost didn't believe they had finally been able to meet up with the companions of these incredible, difficult years, full of challenges, are the greatest reward that at the end of the journey gratifies all those who have taken up this challenge and made it a springboard for the future.