IES Euclides - Pineda de Mar

  • IES Euclides - Arts Bachelor degree 

    Secondary Institut of Pineda de Mar

    Passeig d'Europa nº 65 - 08397 Pineda de Mar

    https://agora.xtec.cat/ies-euclides

    https://euclidestv.wordpress.com

     

    Partecipante: prof.ssa Federica Zabarri, docente di Discipline pittoriche e AD del Liceo Artistico "Dosso Dossi" di Ferrara

    Referente IES Euclides: prof.ssa Gemma Paricio Pera, docente di Educazione Artistica

    Date: dal 5 al 11 Febbraio 2017

    ......................................................

    02/02/2017

    Manca poco alla partenza, nel frattempo sono stati preparati tutti i documenti: Convenzione, Certificate o Assistance e Letter of Invitation. Alloggio confermato per l'arrivo di domenica e check-in del volo già fatto!! Manca solo la valigia!... F.Z.

    .....................................................

    DIARIO DI BORDO

    05.02.2017

    Partenza da Bologna alle ore 13.30 - con pioggia! - e arrivo all'aeroporto di Barcellona alle 15.30 passate.

    Dopo aver ritirato il bagaglio, raggiungo con comodità la stazione del treno collegata all'aeroporto. Mi attende un ulteriore spostamento di circa un'ora e mezza per Calella / Pineda de Mar. Il tragitto in treno è tranquillo, ma si è fatto tardi: è già il tramondo. Il sole cala su Barcellona mentre mi allontano seguendo la costa catalana. Il mare d'inverno pare essersi mangiato la spiaggia e quasi arriva alla ferrovia.

    Arrivata a Calella - piccola cittadina marittima a ridosso di Pineda de Mar -  raggiungo l'appartamento non troppo lontano dalla scuola che ho affittato per la settimana: quasi tutti gli alberghi sono chiusi per via della bassa stagione.

    Alle 18.00 mi metto in contatto con Gemma Pericio, la mia referente presso l'Ist. Euclides e alle 19.30 lei e Mercè, un'altra collega, mi raggiungono per una cena di benvenuto. L'incontro è da subito piacevole e passiamo la serata a raccontarci a vicenda l'organizzazione delle nostre scuole e a fare progetti sulle attività della settimana che ci attende.

    ...........................................................

    06.02.2017

    La mia prima mattina scolastica in Catalogna inizia presto. Ritrovo alle 8.00 presso l'Istituto Euclides per una visita organizzata con tre classi dell'ESO (gli alunni della scuola obbligatoria, tra i 12 e i 16 anni) presso il Caixa Forum di Barcellona per la mostra "Art and Film, 120 years of exchanges".

    Nel piazzale della scuola già ci attende il pullman. Tutti i colleghi che man mano incontro sono entusiati di conoscermi, attendevano il mio arrivo. La mattina però presenta un imprevisto: all'ultimo minuto molti ragazzi che inizialmente non avevano aderito alla gita, si presentano comunque a scuola. La politica qui non è quella di suddividere i ragazzi nelle classi restanti ma di portare comunque tutti con sè, ma il pullman non è sufficiente: mancano 4 posti. Se un ragazzo non partecipa ad un'attività, dovrebbe restare a casa. Tra il vocio divertito dei ragazzi e dei professori - siamo in 6 - i colleghi risolvono in maniera pragmatica e senza troppi problemi la questione. Dani, Jordi, Gloria ed io andremo in auto fino al museo. Gemma, Anna e tutti gli studenti, con il pullman. Si parte!

    Il viaggio in auto è un'ottima occasione per fare quattro chiacchiere con i colleghi, soprattutto con Gloria che parla sia inglese che un po' di italiano: parliamo delle nostre esperienze lavorative, delle nostre scuole che scopriamo essere molto diverse, e anche della situazione politica catalana. Oggi a Barcellona si riuniscono i giudici per consentire o meno lo svolgersi di un referendum popolare per chiedere la separazione della Catalunia dalla Castiglia! Il traffico per le strade è molto intenso proprio per questo: molte persone si dirigono la palazzo di giustizia per assistere alla sentenza.

    Arriviamo finalmente al museo e ci dividiamo in tre gruppi per la visita con le classi. Io seguo il primo gruppo con Jordi, il collega di Storia. La visita è piacevole e frammentata da alcuni laboratori didattici e nonostante la guida parli in castiliano, non mi è affatto difficile comprendere la lingua. Al termine abbiamo tempo per salire all'ingresso del MNAC (chiuso purtroppo il lunedì), passando per il padiglione Van Der Rohe. Jordi non parla ingelse, ma scopro con piacere che il Castigliano è più comprensibile di quanto mi aspettassi e così iniziamo una fitta conversazione: mi racconta che molti degli alunni di oggi sono suoi studenti già da diversi anni; tutti lo chiamano per nome, così come con gli altri docenti. Chiedo se è abitudine o una concessione: Jordi mi racconta che dopo le riforme degli anni '80 la voglia di rompere con un passato fortmente nazionalista e oppressivo ha finito col generare condizioni totalmente opposte. Non si è trattato di passare dalla disciplina all'indisciplina, mi spiega, ma dal rigore alla totale informalità. Me lo racconta quasi ridendo e comprendo che condivide con me che forse una via di mezzo sarebbe la cosa migliore.

    Nell'attendere il resto del gruppo mi racconta un po' dello sviluppo romanico di Barcellona, dell'esplosione culturale e commerciale che ebbe poi durante l'epoca modernista, senza passare per un vero e proprio rinascimento, a differenza dell'Italia.

    Alle 13.00 il gruppo si riunisce per fare rientro a Calella, ma i colleghi mi suggeriscono di approffittare del pomeriggio libero per una rapida visita a Barcellona ed è quello che faccio. Mi lasciano a ridosso di Plaza Catalunia, proseguo a piedi sulle Rambla e mi dirigo al mercato della Boqueria per un pranzo veloce, decisa a raggiungere il MACBA per vedere cosa propone. La passeggiata è molto più che piacevole; in costa catalana è per me già primavera con le sue giornate di sole tra i 12 e i 16 gradi. Il MACBA è come lo ricordavo: un bellissimo edificio contemporaneo perfettamente inserito nel tessuto urbano circostante, tanto da diventare punto di ritrovo per tutti i giovani skaters della zona - complici certo le lunghe rampe d'accesso al museo. Visito così la collezione e la strepitosa mostra personale di Mirala (Miralda Madeinusa). Utlima tappa, la Cattedrale e poi di nuovo in piazza Catalunia per riprendere il treno per Calella.

        

    ............................................

    07.02.2017

    La mia seconda mattina inizia un po' più tardi: alle 9.00 mi attende il Direttore Joan Ariaca assieme a Gloria che farà un po' da interprete. Parliamo a lungo dell'organizzazione scolastica nei nostri paesi e vediamo subito molte differenze soprattutto per la ripartizione delle età degli alunni tra la scuola media e quella superiore. Il Bacilerado de Arte inoltre non è così diffuso e non tutti gli istituti spagnoli lo attivano. Questo di Calella è l'unico per una zona molta ampia di utenti. Nonostante ciò la scuola è tutto sommato ridotta e raggiunge circa le dimensioni del mio Liceo Aritsico di Ferrara.

    Le scuole medie spagnole coprono tutto l'arco della scuola dell'obbligo - ESO - dai 12 ai 16 anni. Al termine i ragazzi possono scegliere se fare un Bacilerado - circa un nostro Liceo - oppure una scuola professionale. Il Bacilerado ha solo tre opzioni, Umanistico e Scienze umane, Scientifico Tecnologico, Artistico e dura solo 2 anni, fino ai 18 anni. Qui sono attivi tutti e tre: il Bacilerado de Arte ha però studenti sufficienti ad attivare solo un corso suddiso in primo e secondo anno.  Al termine del Bacilerado se uno studente vuole accedere all'Università deve fare un ulteriore esame di ammissione.

    La conversazione con il Direttore prosegue: è un uomo molto genitele ed incuriosito sul nostro sistema organizzativo e pone molte domande. Ho portato per la scuola una serie di pubblicazioni del nostro Liceo tra cui un volume pubblicato in occasione del restauro della nostra sede storica in via De Romei a Ferrara: diventa un'ottima occasione per mostrargli i nostri lavori e i nostri spazi. Il Direttore Araica è molto colpito dall'edificio storico e mi racconta che al contrario, le scuole spagnole sono relativamente nuove e lo stesso Euclides non ha più di una quindicina d'anni. L'incremento demografico della Catalunia e le varie riforme hanno incentivato la costruzione di nuovi edifici a uno o due pieni, dal sapore prefabbricato, e sviluppati in un'ottica funzionalista, mentre il recupero di edifici preesistenti non viene spesso tenuto in considerazione.

    Parliamo poi brevemente del sistema delle tasse scolastiche dei nostri paesi e della tipologie di finanziatori pubblici o privati all'interno della scuola.

    Al termine del nostro incontro è già arrivata l'ora del Pati, l'intervallo, che scopro essere di mezz'ora!

    I colleghi quindi mi accolgono al bar per un caffè: il collegio è molto unito e lo spirito di squadra è tangibile.

    Al rientro dall'intervallo il professore di musica ha preparato una dimostrazione per le classi del bacilerado del corso di Cultura Audiovisuale: la lezione consiste nell'analisi di alcune delle pellicole che hanno segnato la storia del cinema muto, accompagnate per l'occsione da brani scelti e  suonati in diretta per noi al pianoforte dal professore stesso. La lezione è veramente interessante e non mancano approfondimenti e aneddoti sulle pellicole proiettate. L'aula è molto attrezzata e ci sono un gran numero di tastiere e altri strumenti.

    Al termine della mattinata mi attende un tour della scuola, dove mi è possibile visitare le due aule laboratorio di arte e il laboratorio con l'attrezzatura per le riprese. la scuola è infatti dotata di una piccola emittente televisiva che trasmette in streaming. Alle 14.30, dopo che tutti gli alunni hanno lascitato l'Istituto esco per un pranzo veloce con i colleghi: il martedì è programmata la riunione settimanale di tutti i diparitmenti per discutere sull'andamento didattico degli alunni. Gli insegnanti qui fanno 20 ore di lezioni frontali a settimana, più altre otto ore fisse documentate suddivise in ore di ricevimento genitori, riunione didattica pomeridiana, tutoraggio. Non sono previsti altri impergni extra.

    Saluto quindi i colleghi e li lascio verso le 15.30 per passare il pomeriggio a visitare il piccolo centro di Calella.

     

    .......................................

    08.02.2015

    Le mattine qui all'Euclides sono organizzate per un totale di 30 ore alla settimana e il sabato tutte le scuole spagnole sono chiuse. Sapere che in Italia la norma per le scuole superiori è la frequenza dal lunedì al sabato compreso, suscita un grandissimo stupore... e presto la notizia fa il giro della scuola!

    La didattica è organizzata in ore da 55 minuti a partire dalle 8.00. Alle 10.45, dopo le prime tre lezioni, c'è il Pati, ovvero la pausa durante la quale tutti gli alunni sono tenuti a uscire da scuola e a radunarsi per l'intervallo, appunto, nel patio. Questa volta sono io a stupirmi profondamente perchè questa pausa dura mezz'ora e i ragazzi più grandi, del Bacilerado, hanno anche la possibilità di uscire da scuola per andare a comprare qualcosa da mangiare al vicino supermercato! Al termine del pati riprendono le lezioni, ma alle 13.05 al termine della quinta ora, tutti i giorni gli studenti sono tenuti a un'attività di mezz'ora di lettura, durante la quale non è possibile fare lezione e i docenti devono vigilare affinchè tutti leggano un libro a piacere. Durante questo tempo la scuola cala in un incredibile silenzio e tutti parlano sottovoce con grande rispetto. Alle 13.35 riprendono le attività didatiche per l'ultima ora di lezione. Alle 14.30 al suono dell'ultima campana la scuola si svuota; il personale della portineria fa uscire tutti, docenti compresi, molto rapidamente e la scuola viene totalmente chiusa. Le pulizie vengono affidate ad una ditta esterna che assieme alla polizia e al personale, detiene le chiavi di tutto l'Istituto (di tutte le porte e di tutti gli androni, che vengono tenuti chiusi a chiave anche dai docenti tra un'attività e l'altra). Anche i docenti possiedono grandi mazzi di chiavi personali di tutta la scuola: dai cancelli, alle aule ai laboratori. La loro presenza a scuola è certificata non tanto dal registro elettronico (che hanno anche qui, ma  il suo uso non è così fiscale) bensì da uno scanner digitale posto nei pressi della aula docenti, su cui tutti pongono il ditoindice all'ingresso e all'uscita da scuola.

    Per la mia terza mattina mi attende Gloria: passo gran parte della giornata con lei. Gloria è una brillante docente del bacilerado de arte, sia di Disegno (che corrisponde al nostro Disegno professionale e porgettazione) che Fondamenti dell'Arte (materia di nuova introduzione nell'Istituto, durante la quale i ragazzi analizzano opere d'arte e periodi artistica partire da un punto di vista non solo conoscitivo, ma sopratutto interpretativo). I ragazzi mi mostrano i loro lavori, alternando attività di presentazione ad attivtà laboratoriali.

    Dopo il Pati sono invitata a partecipare ad una lezione di inglese del bacilerado per una mezz'ora di conversazione con i ragazzi. Gli studenti sono molto accoglienti e curiosi e molti hanno preparato delle domande da pormi. Chiedono come è organizzato il mio Liceo, cosa insegno e quante ore vanno a scuola gli studenti italiani. Alcuni mi chiedono dell'Italia, altri mi raccontano di avere parenti italiani.

    Verso il temine della maittina, alle 13.30 mi attende Marta Pay di Matarò, responsabile regionale per gli scambi. Mi consegna i documenti di rito in versione originale e conversiamo un po' sull'andamento dell'esperienza, sulle attività programmate e su alcune idee di cui abbiamo parlato con Gemma per poter da seguito a questo scambio. Marta è molto genitle e mi consegna anche un po' di materiale informativo sulla costa catalana così che io possa approfittare per visitarne almeno una piccola parte.

    Nel pomeriggio decido così di prendere il treno e vistare Girona, a solo un'ora da Calella e di vistare la Cattedrale con il suo spettacolare Arazzo della Creazione.

     

    .....................................................

    09.02.2017

    È già giovedì! Le mattine incalzano e per oggi abbimao organizzato con Mercé una piccola lezione sul tema del manifesto e del postrer per il pirmo anno del Bacilerado. Ho l'opportunità di fare una piccola lezione anche grazie all'uso del formanto cloud del mio libro di tasto. Tutte le aule sono dodate di computer con accesso a internet e di video proiettore, anche se i laboratori artistici sono dotati si solo 4 / 5 pc: anche qui la rete è ormai parte integrante dell'organizzazione didattica dimostrandosi una più che valida risorsa.

    Per il resto della mattina divido il mio tempo tra le attività di Disegno artistico e Disegno professionale. Durante il Disegno artistico, sempre con Mercè i ragazzi mi mostrano i loro lavori e io racconto loro della nostra aula di Disegnol dal Vero e dell'importanza per noi della copia dal reale e di come questo tipo di attività non vada mai sostituita alla copia da fotografia. Il Disegno professionale con Gloria e il secondo anno di Bacilerado pervede per oggi la consegna di un elaborato di design, una lampada. Ad ogni alunno è stata affidata la progettazione di una lampada che comprendesse presentazione dei bozzetti, la realizzazione di un piccolo depliant contenente logo, assonometrie del progetto e caratteristiche tecniche, oltre che la realizzazione di un prototipo in scala. Ad uno ad uno i ragazzi presentano i loro lavori e mi accordo con Gloria per far loro alcune domande.

    La mattina si conclude con un interssantissimo intervento: Gloria ha invitato Maria, designer locale di moda. Maria mostra ai ragazzi i fonadmenti di una collezione, di come si scelgono e declinano i modelli, mostra loro bozzetti e tessuti e una tipica timeline di progettazione. Ha inoltre portato un manichino e spiega con schede e informazioni dettagliate come si prendano le misure in satoria e come procedere alla realizzazione di un semplice modello di base per una blusa. Dopo tutte le indicazioni gli studenti si dividono con molta disciplina in gruppi e cercano di riprodurre un primo semplice cartamodello. L'esperienza diventerà la base per una successiva produzione di bluse che ogni alunno dovrà interpretare a partire da un tema dato. Gloria mi mostra alcuni modeli proposti durante gli anni passati sul tema degli origami.

    Il pomeriggio, volendo visitare la viciana Matarò, Gloria è così genitle e disponibile da invitarmi a casa sua - vive infatti appena fuori dalla città, sulle colline retrostanti. Passo un piacevole pomeriggio con lei e la sua famiglia e visitiamo un incredibile centro culturale e sociale di Matarò, suddiviso tra liberi professionisti e associazioni. Lo spazio, recupero di un immobile industriale, comprende un teatro dove si pratica il circo, un orto sociale, alcune botteghe artigiane, un intero piano di uffici in coworking e uno di studi e atelier dove la stessa Marta ha il suo e può così mostrarmi parte della sua collezione. Il centro è attivo e vitale ed ottimo come incubaotre d'impresa: un'eccellenza nel suo genere.

    Verso sera Gloria mi mostra il centro storico in cui sono presenti ancora belle tracce del modernismo catalano, la cattedrale barocca da poco restaurata e uno dei centro culturali della città, che ospita una splendida mostra dell'artista contemporaneo Ramon Guillen- Balmes.

    ...................................................

    10.02.2017

    Ultimo giorno. La gioranta è ricca di attivtà in programma.

    Tra queste assisto ad una lezione di Volumi di Gemma. I ragazzi stanno lavorando al tema del libro d'artista. Ognuno di loro ha un vecchio annuario su cui poter lavorare: qualcuno interpreta il libro in quanto tale, altri lo modificano fino ad analizzarne la forma piuttosto che la funzione. Metre i ragazzi mi mostrano i loro lavori e chiacchieriamo sulle loro scelte e soluzioni, alcuni colgono il momento infomrale per farmi domande sui lavori dei miei alunni che nelle giornate precedenti ho mostrato loro. L'interesse è forte e la differente organizzazione temporale (5 anni si scuola superiore ad indirizzo artistico, anzichè due come in spagna) li porta a farmi molte domande sui tipi di lavori che sviluppiamo e sulle risorse a nostra disposizione.

    Alla terza ora mi attende anche Oscar, il docente di Storia dell'Arte del secondo anno di Baciledaro. Con il nuovo piano orario quest'anno i ragazzi studiano Storia dell'arte sia al primo che al secondo anno: in passato la materi era introdotta solo al secondo anno. Oscar tiene per me una bella e appasionata lezione su Mirò in Castiglaino! proiettando del materiela audiovisito. L'attività di oggi è inoltre per me molto interessante perchè Oscar, giunto ormai nel pieno del secondo trimestre, sta iniazindo a preparare i ragazzi per l'esame finale e spende parte della lezione per precisone loro che saranno presenti sia domande di interpretazione che di comparazione di opere d'arte. Infine inviata la classe a ripetere, appuntando alla lavagna, le autori e le attività svolte dall'inizio dell'anno come foram di ripasso attivo e copartiecipato da parte di tutta la classe. Gli alunni partecipano con grande interesse e interazione con il docente, il dialogo è informale ma molto disciplinato e non mancano domande pertinenti e appropriate. Al termine della lezione Oscar mi spiega che hanno pochissime ore a disposizione e che gli è possibile fare solo alcuni autori o delinare i periodi a grandi linee, ma il lavoro che ho potuto osservare è egregio: nonostante questo gli argomenti sono affrontati in maniera molto approfondida e Oscar invita i ragazzi a riflessioni compelsse sul contesto storico e culturale di ogni autore trattato. La lezione seppur breve, mi è piaciuta molto. Gli alunni hanno dimostrato un gado di maturià a mio avviso un po' superiore rispetto alla media italiana.

    Infine la mattina si conclude con la mia tanto attesa Masterclass di Photoshop. Vengono invitati per l'occasione sia i ragazzi del primo e del secondo anno del Bacilerado de Arte che dell'ultimo anno di ESO. Con me Gemma, Gloria e Mercé. L'aula di Disegno è gremita e con l'uso del propiettore tengo una lezione di un'ora e mezza su alcuni concetti chiavi sull'uso delle immagini digitali e la loro elaborazione con Photoshop: distinzione sul metodo colore, pixel dpi e risoluzione immagine, da internet alla stampante, piccoli trucchi per migliorare un'immagine per la prima parte della lezione. Infine un piccolo ripasso/prsentazione del fotoritocco per mezzo delle maschere di livello. La lezione è un po' in inglese ed in italiano e Gloria di tanto in tanto traduce i passaggi tecnici più complessi in catalano per permetterea tutti gli studenti di cogliere al meglio la dimostrazione.

    La mattina è finita! E lascio con grade piacere altro materiale didattico alle colleghe proveniente dalla mia scuola, in particolar modo dall'indirizzo di grafica.

    Raccogliamo le nostre cose e passiamo il pranzo tutte e quattro assieme per il mio ultimo giorno in città. Ci scambiamo aneddoti sul lavoro e sugli studenti constatando con piacere che gli adolescenti sono uguali un po' dappertutto! Dopo il pranzo lascio le colleghe al centro culturale di Pineda per ulitmare l'allestimento di un'esposizione dei lavori artistici del ragazzi più piccoli, dell'ESO.

    Ne approfitto per iniziare a preparare le valige e alle 19.00 torno al centro per l'inaugurazione: la sala è piena di studenti, genitori e docenti. L'atmosfera è quella di un giorno di festa, sancendo la fine della settimana lavorativa. I ragazzi hanno esposto lavori d'invenzione e d'interpretazione. Sono anche presenti un bel lavoro sull'interpretazione delle emozioni, realizzato in collaborazione con una neuro chirurgo di fama internazionale di Matarò, amica di Gloria, che ha incontrato i ragazzi, un lavoro creativo sulle scarpe e uno espressivo sul principio di "avere qualcosa per la testa".

    La festa è per me un'occasione per salutare tutto il corpo docenti e la dirigenza: sono stati tutti incredibilmente ospitali nei miei confronti.

    Per una settimana ho vissuto con loro, accolta non tanto in un ambiente lavorativo, ma in una vera e propria famiglia. Gemma, Gloria, Mercè e tutti gli altri colleghi che ho avuto la fortuna di conoscere, lavorano con tenacia e grande passione in una scuola dall'utenza molto variegata. Mi ha colpito molto il loro affiatamento e la loro dedizione. Concludo la mia ultima serata a Calella salutando tutti e l'emozione è grande! Ci lasciamo con la viva speranza di porte avviare presto una collaborare tra le nostre scuole, e poter dare concretezza ad alcune delle idee che sono nate durante la settimana.

    Abbraccio tutti con un nodo in gola e mi avvio verso l'appartemento nella tiepida serata. Il mio jobshadowing è ormai terminato.

    ..............................................

    11.02.2017

    La sveglia suona alle 6.00. Mi preparo mentre a Calella sta per sorgere il solo. Stipo le ultime cose nel bagaglio e dopo un'ultimo sguardo dalla vetrata del mio monolocale scendo in strada per raggiungere la vicina stazione. Calella - Barcellona Sants e da lì il treno per l'auroporto. All'aeroporto non c'è confusione e il volo è in orario...

    Bye bye Calella...

     

    .............................................