11.L'angolo della memoria

  • Raccontiamo e narriamo tutte le nostre attività legate alla memoria!

                                                        

                                                                 IC SAN VALENTINO TORIO (SA)

     

      Giornata della memoria  27/01/2017

    Siamo in classe seduti nei nostri banchi la prof. di lettere ci propone un'attività insolita:

    "Chiudete gli occhi, rilassatevi, tornate indietro nel tempo :siamo in un venerdì di un anno compreso tra il 1939 e il 1945.Fuori fa freddo, in casa avete il focolare acceso, voi siete stesi sul divano, spensierati, con una coperta sulle gambe; I vostri fratelli stanno litigando,  come sempre. Vostra sorella sta leggendo, la mamma sta cucinando il minestrone mentre vostro padre è in bagno a farsi la barba -se un membro della famiglia non c'è non fateci caso- State nella vostra quotidianità, ma improvvisamente sentite un tonfo alla porta, sempre più forte. Tutti voi,  impauriti, non sapete cosa fare. Vostra madre, seppure spaventata, apre la porta e incontra lo sguardo di un soldato tedesco che la spintona a terra. Vostro padre, in canotta e con ancora della schiuma da barba sul viso, esce dal bagno, corre in salotto e aiuta vostra madre ad alzarsi. Chiedete spiegazioni, ma i tedeschi vi urlano contro parole incomprensibili .Vi trascinano su un carro incombi di paure, preoccupazioni e freddo, tanto freddo. I vostri genitori cercano di consolarvi, abbracciati a voi per riscaldarvi. Dopo un lungo percorso, il carro si ferma e senza pietà vi buttano a terra per poi essere portati su un vagone per merci, sempre con fucili puntati alla testa, fin quando non salite e trovate tante persone strette come sardine. Passano le ore, qualcuno piange, altri iniziano a farsi pipì addosso ,si sente un fetore e avete tanta fame. Dopo 24 ore vedete i più anziani e le persone malate, essendo deboli,  morire davanti ai vostri occhi e rimangono lì, accanto a voi, ancora alzati.

    Dopo molti pianti disperati, preghiere e ore passate a pensare dove vi stessero portando, il vagone si ferma. Le porte si aprono e ad accogliervi ci sono altri soldati tedeschi con i loro cani che vi abbaiano contro. Venite buttati a terra, vostro padre cerca di aiutarvi ma viene fermato con calci, schiaffi e pugni. Voi vi alzate e correte ad unirvi alla vostra famiglia..Vi ordinano di camminare, camminare e camminare. Dovete obbligatoriamente farlo seppure le vostre  gambe non resistono più. Cercate di consolare i vostri fratelli più piccoli-o se sono più grandi il contrario- .Ad un certo punto vi ordinano di fermarvi e di dividervi: le donne da una parte, gli uomini da un'altra. Siete costretti a farlo e vedete vostra madre -se siete donna o se siete uomini vostro padre- che continua a piangere senza fermarsi, pensando se mai un giorno rincontrerete gli uomini-o donne- della vostra famiglia. Camminate ancora con la gola secca, la fame, il freddo e il dolore. Dei soldati vi marchiano un numero sulla pelle e da quel momento perdete il vostro vero nome, siete solo un numero. Intorno a voi persone magrissime, con gli occhi fuori dalle orbite; Un soldato sceglie un uomo e capite che da quel mpmento la sua vita non continuerà più. Qualcuno vi sottrae dalla folla ,è un soldato, vi fa camminare con un fucile puntato contro. Siete stati scelti, state andando a morire. Ed ecco uno sparo.  Adesso aprite gli occhi: siete vivi o siete morti?"

    Ed è cosi che finisce la "tortura". Siamo tutti storditi. Mi guardo intorno:

    Qualcuno piange e qualcuno no. Qualcuno ha vissuto tutto ciò seriamente e per qualcun altro è stato solo un gioco. Però una cosa è certa: nessuno dimenticherà quest'esperienza.

    Inizialmente non riuscivo a concentrarmi, era una realtà non mia. Ma pian piano sono riuscita a possederla e sfortunatamente non è stato per niente difficile immedesimarmi in quella bambina  innocente che ha vissuto tutto questo. La parte più terribile è stata la separazione da mio padre e dai miei fratelli sapendo che probabilmente non li avrei mai più rivisti e se mi chiedete cosa ho provato quando sono stata scelta, rispondo tanta paura ma credo sia normale. Non avevo paura solo per me stessa, avevo  paura di lasciare da sola la persona più importante che ho, ovvero mia madre.

    Per me è stato tragico vivere ciò, anche solo immaginandolo, quindi ora penso :e se fosse stata davvero la mia realtà?

     

                                                                                                Per non dimenticare        Patrizia  III A                  

    Siti consultati

    http://www.history.com/topics/world-war-ii/the-holocaust/pictures/remembering-the-holocaust/entrance-gate-to-dachau-concentration-camp-3

     

    IC GARIBALDI_SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO_SAN VITO ROMANO

    La classe IIIA, in occasione della Giornata della memoria, ha letto per il primo quadrimestre, il libro "Anton" di Elisabeth Zoller, storia vera di un bambino disabile tedesco (in realtà lo zio dell'autrice) che rischia la deportazione nella Germania nazista e subisce l'esclusione e l'umiliazione. I ragazzi hanno letto il libro che ha dato molti spunti di lavoro, sia sul piano Aktion T4, il progetto di eliminazione dei disabili dei nazisti tedeschi, sia su temi delicati e attuali come l'eugenetica, l'eutanasia, il progetto Free Down olandese.

    Qui alcuni lavori dei ragazzi a riguardo: LINK

    I lavori di ricerca hanno poi stimolato esercizi di scrittura creativa e di consolidamento delle competenze in italiano: a questo LINK alcuni dei testi realizzati, secondo i principi del testo argomentativo, a consolidamento delle competenze in italiano

    Il giorno 27 Gennaio, in particolare, i ragazzi hanno approfondito la conoscenza del genocidio armeno, padre di tutti i genocidi novecentesco, grazie alla presenza in classe, quest'anno, di un'alunna armena. La ragazzi ci ha tradotto diverse interviste prese da internet e ci ha mostrato il monumento al genocidio armeno nella sua città di Ereven, la capitale dell'Armenia. A questo LINK potete vedere tutta la lezione svolta con i ragazzi.